Non c'è niente di costante tranne il cambiamento

Blog di Cristina Savi - Trovare nuovi modi per comunicare


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venerdì 31 maggio 2013

Mi trasformo per star meglio

Abbiamo già parlato a più livelli del principio yin e yang e di come tali aspetti caratterizzino la nostra vita e la nostra quotidianità a livello costituzionale, di condizione, in rapporto all'ambiente e nella scelta del cibo. Più volte abbiamo parlato di sintomi e diagnosi legati alla polarità di queste due entità opposte e di come praticamente sia possibile intervenire attraverso il cibo.

Oggi vediamo come tale polarità, sia presente dentro di noi a livello energetico. E come tale enegia, o blocco di energia possa generare disarmonia emotiva.
Anche perchè tale tematica sarà approfondita durante la serata di venerdì 7 giugno p.v.: Salute mentale e armonia emotiva.

Credo sia importante introdurre, anche se non possibile trattare in modo esaustivo, un aspetto molto utile e affascinante relativo alle energie che caratterizzano i singoli organi e le varie emozioni.
E nello specifico i 5 elementi che caratterizzano il ciclo di trasformazione tipico dell Medicina Tradizionale Cinese e da cui trae ispirazione e insegnamento la filosofia macrobiotica.

Ricordo che il principio di base è : tutto cambia. E tutto cambia seguendo un ordine.

L'ordine è quello del flusso di energia, della natura, dell'alternanza degli opposti, e noi possiamo far sì che il cambiamento avvenga in meglio, anche attraverso il cibo.

Ad ogni elemento corrispondono organi ed emozioni, ed è proprio conoscendo questi aspetti che è possibile riconoscere la propria condizione, le proprie caratteristiche, eventuali disagi e cercare di migliorare la situazione.

Ma vediamo nello specifico gli elementi/energie e quali emozioni:

- Energia acqua. Si tratta di un' energia potente, chiave della vitalità e della forza vitale di ognuno di noi. E' l'energia che genera il movimento, quella che muove e genera tutto il flusso della trasformazione. Organi rappresentativi: reni e vescica. Emozioni sbilanciate: paura e disperazione. Emozioni equilibrate e positive: coraggio, intraprendenza, fiducia in se stessi.

- Energia legno. Si tratta di un'energia in accelerazione, mutevole, in espansione, ascendente. Organi rappresentativi: fegato e cistifellea. Emozioni sbilanciate: rabbia, aggressività, impazienza. Emozioni equilibrate: pazienza e costanza. L'equilibrio di tale energia si manifesta con un atteggiamento romantico e sensibile. Mentre in negativo si hanno comportamenti esplosivi e depressione, si parla in modo aggressivo e si fatica a prendere decisioni.

Immagine tratta da www.lasanagola.com e modificata da Cristina Savi

- Energia fuoco. Si tratta della fase più espansiva. Un'energia fortemente proiettata all'esterno, alla comunicazione. Organi rappresentativi: cuore, intestino tenue. Emozioni sbilanciate: eccessive manifestazioni emotive, logorrea, eccessive risate. Emozioni equilibrate: tranquillità, gentilezza, felicità. Senso di appartenza e predisposizione ad attività sociali.

- Energia terra. Insieme all'energia acqua e legno è tra le più importanti del ciclo delle 5 trasformazioni. Organi rappresentativi: somaco e milza/pancreas. Emozioni sbilanciate: sospetto, pensiero ossessivo, ansia, gelosia. Emosioni equilibrate: empatia, senso della famiglia, voglia di condivisione, comprensione.

- Energia metallo. Si tratta di un 'energia profonda, importante e potenziale. Organi rappresentativi: polmoni e intestino crasso. Emozioni sbilanciate: tristezza, chiusura. Fino alla depressione. Emozioni equilibrate: sicurezza, tenacia, contentezza. Questa energia in equilibrio dona capacità di riflettere e ponderare.

"Curando" i singoli elementi è possibile migliorare i sintomi anche a livello emozionale. Yin e yang sono sempre entrambi presenti e fondamentali a creare l'equilibrio. E un equilibrio dinamico è un obiettivo che tutti ci possiamo porre.

Noi siamo frutto dell'evoluzione, dell'ambiente, delle esperienze ma anche della nostra alimentazione. Intesa come un insieme complesso e armonico di sostanze nutritive, gusto ed energia.

giovedì 30 maggio 2013

E se non è cacio che sapore ha?

Ispirata dalla ricetta di La via macrobiotica e dal momento che anch'io mi sento ripetere spesso ma con cosa sostituisco il formaggio sulla pasta?
Ho deciso di rispolverare questa ricetta e postarla a voi.


Certo la mia risposta alla domanda spesso è:"con gomasio". Oppure: "con nulla". Ma non basta e mi son trovata in alcune situazioni a dover fornire questa variante scoperta alcuni anni fa durante un lavoratorio (questa parola, nata da un refuso di scrittura mi è piaciuta al posto di laboratorio e ho deciso che rendeva meglio l'idea) di cucina presso La Sana Gola.

Non si parlava di questo, ma la cuoca, Ramona, alla domanda "ma come faccio a sostituire il parmigiano sulla pasta, a mio marito?" aveva fornito questa ricetta:

50 gr di semi di lino macinati
100 gr di germe di grano
100 gr di mandorle bianche non tostate (si possono usare anche quelle con la pellicina, da mettere in ammollo e "spellare" dopo alcune ore. Da lasciare asciugare bene)
1/2 cucchiaino di sale
lievito in scaglie q.b. (ricordiamo che è un lievito, usare con cautela)


 Macinare tutto con un macina caffè, o similare, e il prodotto è pronto. 

Io personalmente ho ridotto la quantità di sale e provato la variante con semi di sesamo macinati, che vi consiglio.

Per la fase iniziale di trasformazione può essere una buona alternativa. La ricetta non è prettamente macrobiotica.

Può accadere che con il tempo non se ne senta più l'esigenza, si scopre che si trattava di un'abitudine e che la "nuova" cucina ha altre esigenze e offre nuove opportunità di gusto.

giovedì 23 maggio 2013

C'è reale

Concedetemi il gioco di parole. Il titolo è una delle cose che più mi diverte nello scrivere i post e quando trovo un senso mi faccio proprio sane risate.
E voi direte? Qual'è il senso? Ebbene stimolata da più fronti voglio fare un post dedicato al cereale.

L'alimento centrale dello stile alimentare macrobiotico e auspicabile per qualunque stile alimentare a base vegetale. E qui il gioco di parole, poco grammaticale ma molto fonetico. Che riporta subito alla posizione di prestigio che il cereale ricopre.


Il cereale integrale è considerato l'alimento idealmente più equilibrato dal punto di vista energetico. Racchiude in sé seme, il germe, e frutto, endosperma e crusca. Rispettivamente lo yang e lo yin in un unico alimento.
Se lo guardiamo al microscopio scopriamo inoltre essere fonte di fonte di fibre solubili e insolubili, vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina, niacina, piridossina e acido folico) e vitamina E, nonché minerali (ferro, zinco, magnesio e selenio).

Ma di cosa parlo? 
Cereali: riso, mais, frumento, avena, miglio, kamut, farro, orzo e segale
Pseudocereali: grano saraceno, quinoa, amaranto

Tra questi due gruppi i cereali privi di glutine sono: miglio, mais riso e tutti gli pseudocereali

E perchè ne parlo?
Perchè incontro molte persone che ancora conoscono poco l'alternativa al grano e alla pasta.
Perchè tra queste persone c'è chi non sa ancora quale sia il metodo di cottura di base dei cereali integrali in chicco.
Perchè credo che siano grande risorsa nutritiva, energetica e creativa.

Le basi
I cereali integrali, per evitare l'effetto di malassorbimento di sostanze nutritive di cui spesso sono accusati quando si parla di alimentazione a base vegetale, sarebbe preferibile metterli in ammollo 12 h prima della cottura. Procedere con un abbondante risciacquo della dose prevista (ad esempio una tazza) poi porli in una casseruola con il doppio della quantità di acqua. Tale acqua sarà poi utilizzata in cottura. 

Quinoa e amaranto non richiedono ammollo e neppure il miglio (definito infatti l'unico cereale alcalinizzante).

Le relazioni
Per tutti i cereali in chicco il rapporto è di 1:2 tra cereale e acqua per la cottura. Ad esclusione di:
- quinoa 1: 1,5
- miglio 1:2,5 
- amaranto che è preferibile usarlo unito ad altri cereali (ad esempio riso e amaranto e poi fare un tortino)


Si pongono in una pentola dal fondo spesso, e si porta tutto ad ebollizione con un pizzico di sale. Poi si abbassa la fiamma e si fa cuocere a fiamma minima fino a totale assorbimento dell'acqua. 
Sulla superficie del riso, ad esempio, compariranno dei piccoli buchini, indice di cottura ultimata. 
E' preferibile non girare il cereale in cottura.
Alla fine, se si vuole ottenere l'effetto sgranato, è consigliabile trasferire il cereale cotto su una teglia bassa e larga. 

Sconsiglio, soprattutto in primavera ed estate, o in condizioni personali troppo yang, la cottura con pentola a pressione del cereale. 

Dopodichè si può procedere con i condimenti e le preparazioni che si preferiscono. In questa stagione può essere piacevole condire "a freddo" il cereale con verdure saltate e legumi (anche in crema), olive, germogli e gomasio e ottenere un piatto completo, equilibrato e pratico.


In alternativa si possono aggiungere verdure (come carote, porri, cipolle, etc) e lenticchie rosse direttamente in cottura, aumentando lievemente il volume d'acqua. Al termine servire caldo, a modi risotto, oppure lasciar raffreddare e ottenere un "impasto" per sformati o crocchette da cuocere in forno e sfiziosi per una pausa pranzo veloce o un pic nic all'aperto.

Insomma il cereale (integrale) ha davvero un ruolo reale in uno stile alimentare più sano, equilibrato e gustoso. 

            

   

mercoledì 22 maggio 2013

Mai dire forno

Chi ha avuto un pò a che fare con me, o con la filosofia macrobiotica, o con qualche corso di cucina macrobiotica sa che i prodotti da forno (biscotti, taralli, grissini, pizze, focacce, fette biscottate, etc) non sono propriamente considerati "elisir di lunga vita".

Ma è anche vero, e spesso lo ripeto, che bisogna esser in grado di:
- essere flessibili, seppur non con eccessivo lassismo
- iniziare con il conoscere e riconoscere gli alimenti per la propria qualità (cioè sapere che cosa si sta portando nella propria cucina, sia come ingrediente che, e soprattutto, come prodotto confezionato)

E pian piano s'inizierà a capirsi.

Come già detto la cottura al forno e il prodotto secco nuocciono in particolare a fegato e cistifellea. Ancor più se alla forza energetica di tale stile di cottura vi aggiungiamo grassi animali, zucchero e una miscela con farina raffinata.


Ma se non vi sono disagi particolari (artrosi, ipoglicemia, forti emicranie, etc) il "prodotto da forno" di tanto in tanto si può mangiare, certo la primavera e l'estate non sono le stagioni migliori, ma, visto il clima autunnale che si "respira" in queste settimane, un pò di energia yang non è così dannosa.

E allora ecco una semplice ricetta da preparare anche con i bimbi (noi abbiamo allietato l'ennesimo pomeriggio piovoso di ieri), ottimi per una merenda occasionale, per una festa di compleanno, per la colazione della domenica: i muffins.


La ricetta originale l'avevo sperimentata durante una giornata di cucina presso La Sana Gola. In seguito l'ho rivisitata e testata più e più volte a casa.
Diciamo che i muffins sono stati un mio anello di congiunzione dalla vecchia alla nuova alimentazione. All'inizio era difficile pensare di poter fare e mangiare dolci realizzati senza uova, latte e zucchero e soprattutto farli gustosi e golosi.
Mi son dovuta ricredere, esitevano dolci realizzati con lievito naturale, malto di cereali, frutta secca, farine integrali, olio, e a volte cioccolato, cocco, agrumi, spezie che potessero soddisfare vista e palato.

E soprattutto inseriti in un nuovo stile alimentare, più presente e consapevole, anche loro avevano il proprio degno ruolo.


La ricetta

300 gr di farina tipo 0 o di farro
100 gr di farina di mandorle o mandorle sbriciolate
100 gr di uvetta
100 cc di olio di mais o girasole
200 cc di malto di riso
1 bustina di cremor tartaro
1 pizzico di sale
buccia di 1 limone
3 mele grandi grattuggiate
succo di mela (se serve)

Mescolare bene tutti gli ingredienti secchi, poi unire malto, olio miscelati a parte. Infine unire le mele grattuggiate e, con le mani miscelare tutto. Se l'impasto è troppo sodo aggiungere un pò di succo di mela. L’impasto sarà morbido e un po’ appiccicoso. Formare delle palline con le mani bagnate e mettere nei pirottini per muffin. Cucinare in forno a 190° per 15 minuti (forno ventilato).

Opzionale: 100 gr di cioccolato fondente 70% cacao da sminuzzare e inserire nell'impasto.


Buona transizione!


 



martedì 21 maggio 2013

Movimento giusto

Questa sera ho proprio voglia di scrivere questo post. Un pò anomalo, all'apparenza, per il mio blog ma come avevo premesso all'inizio, ciò che più mi preme è la comunicazione. E laddove vi sia un filo conduttore che ci leghi ad un migliore stile di vita, una linea di congiunzione che porti ad uno stile alimentare più equilibrato, una motivazione giusta e un sentire sincero per stare con gli altri allora esistono validi stimoli per scrivere.

Ho parlato venerdì sera dell'importanza dell'attività fisica per la prevenzione e la cura dell'osteoporosi, ne ho parlato anche giovedì 9 maggio u.s. in merito alle buone prassi per perdere peso e sentirsi in forma e ne parlo oggi perchè l'attività fisica può essere anche occasione per stare insieme, vivere la propria città e far bene agli altri.
E questa, per me, è una buona filosofia di vita.

Che movimento?
Sto parlando della 31ma edizione della Stra Verbania "Memorial Giacomo Bottinelli" organizzata per domenica 26 maggio a partire dal Lungolago di Pallanza. Si tratta di una manifestazione che coinvolge tutte le fasce d'età, tutte le preparazioni atletiche e tutte le famiglie.


Cosa si può fare?
Si può scegliere la prova agonistica con "Correre a Verbania", una corsa di 10000 mt su strada (manifestazione approvata FIDAL) oppure optare per le camminate non competitive: la 10 km (aperta a tutti), il minigiro (per ragazzi dai 7 ai 14 anni) con un percorso di 2,5 km, la neofita dog running (camminata con gli amici a quattro zampe) e la camminata dei bimbi (per bimbi da 0 ai 6 anni) con passeggini, zaini e marsupi.

E la motivazione giusta?
Per sè e per gli altri

Per sè: attività fisica condivisa e all'aria aperta

Per gli altri: il ricavato sarà devoluto a progetti rivolti ai bambini a favore dell'Associazione "fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica - onlus".

Non ci resta che metterci in moto.

sabato 18 maggio 2013

Donna & Co. ... Arrivo!

Buongiorno a tutti.
Si continua a parlare di Donna.
E dopo la conferenza di ieri sera, di cui potete leggere qui, avrò l'opportunita di toccare i temi cari alla salute della Donna anche in occasione della seconda edizione di "Donna & Co. - Tutte noi ... donne uniche e speciali del VCO" (che onore quindi) prevista per sabato 25 maggio 2013, e che si svolgerà attorno a Piazza Ranzoni a Verbania Intra.


L'inaugurazione avverrà attorno alle 10 e molte sono le attività in programma compresi banchi e marcatini di artiste del VCO, esposizione di auto storiche e laboratori per bambini. 

Non mancherà la possibilità di conoscere le varie associazioni della Provincia che si promuovono per l'intera gionata. Dalle 18 concerto coro La Piana e alle ore 20 sfilata "il riciclo va ... di moda"

Ma veniamo alle "chiacchere" e facciamone quattro a partire dalle 10.45. E' fitto il calendario di interventi che con professionalità e umiltà vedranno susseguirsi interventi di Donne esperte della nostra provincia su diversi argomenti: lavoro, volontariato, famiglia, sport, benessere, salute, etc ...

E veniamo a noi e alla telefonata che ho ricevuto dalla vulcanica Presidente di Cuori di Donna, Debora Fonio, che mi dice: "Perchè non partecipi anche tu?" e il suo tono e la sua energia lasciano poco spazio al dubbio, e la mia passione e la mia incoscienza pure.

E così tra risa e ricordi che risalgono a tre anni fa (di cui racconterò in sede di intervento) eccomi a far parte del "team" che a partire dalle ore 15.15 affronterà il tema "Le Donne salute e benessere".


E' un occasione per parlare una volta di più dell'importanza dell'alimentazione e dello stile di vita per superare o migliorare molti disturbi che affliggono la famiglia, e in questo caso particolare la Donna.

Capiremo come sia possibile attraverso piccoli accorgimenti, dopo aver capito la causa dei problemi, migliorare disagi legati a mestruo, menopausa e osteoporosi.

Ma ciò che più conta è la possibilità di portare il proprio contributo alla manifestazione (onorevole) e alle idee, aver voglia di condividere e, con approccio positivo, divertirsi.

Io ci sarò. Vi aspetto!


giovedì 16 maggio 2013

La solita minestra

La lettura dell'ultimo libro, o meglio uno degli ultimi del 2013, di Andrea Vitali "Le tre minestre" mi ha dato ispirazione per questo post anche perchè mi ha confermato quanto la tradizione ci possa insegnare molto per un'abitudine alimentare più sana e volta ad un maggior benessere.

Il libro, aldilà di essere scritto con il caratteristico ritmo scorrevole proprio di Vitali e le enormi capacità di fotografare la personalità dei personaggi guidando sempre il lettore in una moltituudine di "spaccati" di provincia, è davvero un atto d'amore (come lo definisce l'autore). E tra un aneddoto e l'altro un posto di rilievo lo rivestono le qualità dei cibi di casa e le loro presunte virtù terapeutiche.

Ed è incredibile come alcune considerazioni legate alle tradizioni siano perfettamente in linea con quanto è oggi consigliabile e auspicabile. Non si tratta di un libro che promuove una cultura o uno stile alimentare macrobiotico, vegano o vegetariano. Sul fondo, infatti, si leggono alcune ricette con cotechino, burro e piedini di vitell, zucchero e latte.



Ma ciò che io tengo sempre a sottolineare è che bisogna essere in grado di integrare il "vecchio" sapere con le esigenze e bisogni attuali, con il nostro stile di vita e con quanto può aiutarci a raggiungere una migliore condizione personale e collettiva. E soprattutto secondo propria scelta.


Poi personalmente trovo molto divertente e appassionante conoscere il passato e proiettarlo nel futuro, interpretandolo nel presente anche con ricerca e i collegamenti  più disparati. In particolare ciò che concerne la cultura culinaria (mio interesse), le virtù degli alimenti e di un particolare stile di vita, e le proprietà nutritive ed energetiche del cibo.

E veniamo al dunque, che ben si sposa anche con le attuali condizioni meteo, caratterizzate da abbassamenti della teperatura, pioggia, umidità e bisogno di piatti riscaldanti senza dimenticarci delle proprietà nutrizionali.

E quale il protagonista di oggi? La minestra

Dal testo indicato: "la minestra è la biada dell'uomo .... alimento essenziale per l'armonico sviluppo del corpo e della mente .... pulisce viscere e cervello dalle scorie accumulate ... per ritornare in sintonia con il mondo domestico è medicina insostituibile"

E se penso alla mia prossima serata su La salute della donna e l'importanza che possano ricoprire adeguate (e dico adeguate) assunzioni di calcio è proprio alla minestra che voglio rifarmi.

Già perchè proprio con la minestra, cottura lunga, nella quale l'evaporazione di una certa quantità di acqua aumenta la concentrazione dei nutrienti nel brodo, si possono fornire al corpo e alla mente rispettivamente sostanze nutritive (carboidrati, lipidi, proteine, sali minerali, vitamine, acqua) e calore e armonia.
Un piatto equilibrato che aiuta tutto l'apparato digerente, che possiamo condire alla fine con un cucchiaiono di miso a porzione e creare polarità con cipollotto, prezzemolo o erba cipollina freschi e aggiunti a fine cottura, nel piatto.


Per gli ingredienti privilegiare, oltre ai tradizionali carote, sedano, cipolla, verdure a foglia verde, anche selvatiche soprattutto tarassaco e ortica (buone fonti di Calcio), facilmente repaeribili in questo periodo dell'anno, da aggiungere a metà cottura. Aggiungere 4 C di lenticchie rosse (per una dose di minestra per 2-3 persone) e del grano saraceno (non moltissimo altrimenti fa effetto collante).
Per chi ha già dimestichezza con le alghe è possibile aggiungere anche dell'alga wakame in cottura.

Partiamo con soffritto, poi aggiungiamo acqua già calda, a bollore aggiungere grano saraceno, lenticchie rosse e verdure verdi (più alga facoltativa). E procedere per 20-30 minuti. A fine cottura condire con il miso e spegnere il fuoco. Si possono aggiungere durante la preparazione tutti gli aromi del giardino (alloro, rosmarino e salvia, finocchietto, mirto, maggiorana, timo).
E servire con prezzemolo tritato.

Buona minestra per il corpo e per la mente.




mercoledì 15 maggio 2013

La salute della donna

E' questo il titolo dell'incontro che si svolgerà venerdì 17 maggio presso il Centro Studi Yoga kailash di Verbania. Fa parte del ciclo di conferenze da me organizzate, nell'ambito del percorso di Self Healing (Autoguarigione), in collaborazione con La Sana Gola.

Nel corso della serata verranno affrontati i temi che più colpiscono il benessere della donna, in particolare quelli legati al ciclo mestruale (dismenorrea, amenorrea), alle infezioni e problemi legati ad organi geniali e riproduttivi (candida, cictiti, etc) e alla menopausa (vampate di calore, ostoporosi, insonnia, etc).


Cercheremo di capire le peculiarità strutturali ed energetiche della donna e la sua caratteristica yang rispetto a quella dell'uomo. In base alle prime classificazioni a livello costituzionale e organico diventerà abbastanza naturale cogliere quali alimnti risultano essere più problematici per il benessere femminile.

Vedremo come alimenti definiti yang possano generare la cosidetta sindrome premestruale e quali consigli in proposito per alleviare tali disturbi. Spazio sarà dato anche a quei disturbi considerati più yin quali: candida, cistiti, perdite e amenorrea.

Capiremo come lo stile di vita attuale (tendenzialmente yang) abbia un'incidenza fondamentale sull'energia femminile e di riflesso sulla natura della donna e come alcuni accorgimenti atti a ricreare una condizione più yin (nell'ambiente, nel lavoro, nelle abitudini, etc) possano migliorare l'essere donna, la propria vitalità e l'armonia.

Arriveremo ad affrontare la menopausa provando a spiegare di che si tratta e perchè si generano i disagi comuni a molte donne. Tutto ciò sempre affrontando i principi di yin e yang in relazione al cambiamento della donna e delle prorprie esigenze. Capiremo come arrivare pronti, anche fisicamente, a tale periodo e quali possono essere gli errori e le credenze più comuni.


Daremo spazio all'accenno di alcuni rimedi da preparare in cucina, buone pratiche quotidiane, impacchi e bagni caldi, con l'introduzione agli alimenti che hanno maggiori benefici e quali invece possano peggiorare alcune situazioni (eccessi di calore, instabilità emotiva, osteoporosi).

Fino ad arrivare alla ormai nota piramide alimentare. Punto di partenza per introdurre nella propria alimentazione cereali integrali, legumi, grandi quantità di verdure, semi oleaginosi, alghe e nuovi condimenti di qualità.


Vi aspetto!!

lunedì 13 maggio 2013

Casa Rosa Lancia: un'opportunità

Come ho già detto in alcuni post il Corso di cucina del 11 e 12 maggio u.s. si è svolto presso Casa Rosa Lancia ad Arizzano. Una casa incontrata per caso e "vissuta" con soddisfazione.

Organizzare un Corso di Cucina presuppone che il luogo in cui effettuerai la pratica culinaria sia affine alla tua filosofia, sia energeticamente positivo e ti permetta di esprimere appieno il tuo approccio positivo al cibo. Questi elementi erano presenti. Quindi la scelta è stata affermativa.

Ieri ho avuto occasione di parlare con Marta e Mamo, due degli ospiti della Casa e mi son fatta raccontare un pò di storia e di esperienza che ruotano attorno a loro.


La Casa di proprietà della Sacra Famiglia di Cesano Boscone a partire dal 1974 è stata utilizzata da suore che effettuavano accoglienza e ospitàlità. A seguito l'abbandono sino a circa il 2004, anno in cui "Mondo di Comunità e Famiglia" ha deciso di utilizzare tale struttura per creare una comunità, preoccupandosi di ridare dignità al luogo, effettuando vere e proprie opere di disboscamento esterno e bonifica interna.

La comunità proposta da Comunità Famiglia era una comunità a matrice cattolica, con condivisione quasi totale di spazi e beni materiali, compresi quelli economici.
Dopodichè il subentro di una coppia che si è fatta carico della creazione di un' ulteriore esperienza comunitaria, interrotta da un improvviso lutto e per avvicinarci all'attualità l'ingresso di una suora laica con obiettivi simili.

E arriviamo al presente, o passato prossimo, per incontrare Paolo, "veterano" e orticoltore che abita la Casa da 5 anni (coltiva con cura l'orto biologico adiacente alla casa e porterà proprio qui la sede di AgriBio con sportello telematico), in compagnia di Mamo, esperto di opere edili e ospite da 4 anni e Marta, uno dei nuovi ingressi nella comunità, vulcano di idee e progetti.


La loro idea? Creare una comunità "moderna". In rispetto dei canoni di Associazione Comunità e Famiglia, ispirati all'idea dei "condomini solidali"; ogni abitante della casa gode di uno spazio privato solo come camera o come piccoli appartamenti e poi la condivisione, in un caso anche di spazi comuni quali cucina (quella da noi utilizzata) e bagno, nell'altro solo di attività, progetti, ideali, gestione economica e spesa.

Molte esperienze si integrano all'interno della casa fornendo più che la semplice somma di individui con filosofia comune ma una molteplicità di esperienze che nutrono la casa e finalizzano il proprio vissuto.
Marta ad esempio, con altre 6 persone (provenienti da Verbano e Cusio), sta "testando" l'idea di realizzare il progetto di eco-villaggio a Verbania.

Al piano terra della casa, invece, un gruppo di 7 ragazzi (alcuni di loro anche appartenenti al Coordinamento 15 ottobre), aderenti all'Associazione Libera, sta realizzando l'esperienza (a tempo) di progetto comunitario totale, nel quale condividono tutto, anche gli spazi.

Come sottolinea Mamo: " la Casa offre opportunità". E' uno luogo nel quale le persone arricchiscono spazio e tempo con la propria natura. Ognuno porta una parte di sè e ciò che è virtuoso è che ognuno incrementa il valore stesso della casa, e porta ad essa il suo "pezzo" di storia (con interventi fisici, realizzazione progetti, organizzazione eventi, cura del verde).

Per la prossima settimana sono in programma due giornate per la casa, nelle quali i "condomini", amici e volontari, realizzeranno opere di manutenzione (imbiancatura, pulizia, lavori alla terrazza, etc). Nel completo rispetto dello spazio ospitante e nell'idea di utilizzo responsabile e consapevole del bene medesimo.

Ciò che è interessante è la convivenza di saperi diversi (qualità preziosa) e soprattutto di età diverse (dai 22 ai 54 anni), cosa ormai insolita a livello sociale. Il valore del ri-uso, colonna portante nell'arredamento degli spazi, uno stile di vita quanto più possibile ecologico, anche a livello alimentare.

Tra le prossime attività in programma lo stage di danze popolari, con maestri belgi, fissato per i giorni 1 e 2 giugno 2013, all'interno del quale, per il sabato sera, 1 giugno è organizzata la serata di danza e animazione aperta a tutti, e alla quale tutti sono invitati e benvenuti. Per maggiori informazioni contattare Mamo: 333-4340474.

Per informazioni generali, attività in programma e utilizzo della Casa contattare Marta: 3409671968
Mentre per informazioni in campo orticolo e biologico contattare Paolo: 335-6277465 (noi per i prossimi corsi speriamo di poter utilizzare i prodotti di questa terra)

Grazie per l'opportunità. Ho respirato un'aria insolita: di disponibilità, voglia di comunicare, passione e gioia, vitalità, apertura e generosità. Ciò che è per me la filosofia macrobiotica e del buon essere.






Corso di cucina. Il secondo giorno

" La teoria senza pratica è inutile e la pratica senza teoria è dannosa" (Georges Ohsawa)


Ebbene si. Ieri si è concluso il primo Corso Base di Cucina Naturale tenuto da me e Lilla.

E' stato molto impegnativo ma altrettanto, e forse di più, gratificante.


Tra i nostri obiettivi pratici:

- far conoscere alcuni cereali e loro metodo di cottura;
- avvicinare i corsisti a sapori nuovi e gustosi usando condimenti quali: shoyu, gomasio, salsine alternative all'uso costante di olio a crudo, aromi in cottura;
- gustare alimenti meno comuni o poco apprezzati come tofu e tempeh;
- verificare quanti piatti e quante alternative possano esistere utilizzando cereali, verdure e legumi;


- provare a trasmettere concetti teorici in merito all'energia del cibo e all'armonia dello stare in cucina;
- cercare la bellezza nel piatto e scoprirne i colori.

I piatti di maggior successo:

- creme di tofu al basilico e alla rucola e nocciole
- ragu vegetale


- crema di lenticchie
- insalatini
- crocchette di miglio
- salsina ai 4 sapori
- croccante, croumble e mousse al limone


In una cucina familiare, quella di Casa Rosa Lancia (vi invito a saperne di più leggendo questo mio post), con stoviglie un pò retrò abbiamo iniziato un percorso e creato le basi per i corsi futuri.

Ripeteremo il Corso Base e introdurremo giornate di Corsi monotematici (dolci da forno, dessert al cucchiaio e colazioni, tofu e tempeh, pane e pizza, pranzo fuori casa, stuzzichini e buffet delle feste (per il Natale)) a partire da fine estate.

Per chi fosse interessato mi mandi una mail a info@cristinasavi.it in modo da poterlo aggiornare appena pronto il programma.

Buon cammino!

sabato 11 maggio 2013

Tra il dire e il fare non ci resta che mangiare

Finita, alcune ore fa, la prima giornata del Corso base di Cucina Naturale.

Il meteo ci ha favorito notevolmente, ha permesso a noi e a tutti i partecipanti di godere dell'incantevole panorama sul Lago Maggiore, fornendoci non poca energia e approccio positivo alla due giorni di cucina.

Io e Lilla tra pentole e fornelli a destreggiarci tra taglio verdure, avvio delle cotture dei cereali e risposte alle domande più variegate.

I partecipanti divertiti, entusiasti e curiosi hanno collaborato moltissimo.

Gli ospiti di Villa Rosa Lancia sono stati discreti, disponibili ed estremamente cordiali (in un prossimo post vi racconto un pò della loro "storia").

Insomma l'energia dello spazio positiva, l'energia dell'ambiente positiva, la nostra energia positiva, i piatti preparati riusciti. E facciamo sì che questa sia la nostra "storia" in qualunque cucina noi saremo e con qualunque cibo tratteremo.

Da cosa siamo partite? Cercando di introdurre i piatti base della cucina naturale/macrobiotica, facendo conoscere i diversi cereali, gli stili di cottura e i differenti tagli possibili con le verdure, parlando di polarità ed energia, usando condimenti differenti e affrontando la cucina con umiltà e gioia.


I piatti

Zuppa di miso con alga wakame
Cottura base del riso integrale, poi saltato e condito con gomasio e scorza di limone
Insalata di quinoa con verdure e crema di tofu
Insalatini di cavolo cappuccio e carote, conditi con salsina alla senape
Tofu al forno
Verdure stufate alla maggiorana
Scaloppine di seitan allo zenzero
Purea di lenticchie
Kanten alle mele
Croccante con cereali soffiati e frutta secca

E domani si prosegue (leggi qui).

"Quando credi in ciò che fai, il percorso è il tuo traguardo"




venerdì 10 maggio 2013

Dolce per dolce

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla serata di ieri presso EdeNatura di Verbania nella quale ho affrontato il tema: voglia di dolce, appetito eccessivo e perdere peso.

E' stato un bell'incontro a partire dalla cena che si è poi sviluppato nella seconda parte della serata con la conferenza vera e propria. E' stato caratterizzato da un vivo interesse, numerose domande, tanti partecipanti e buona organizzazione.


Per tutti coloro che erano presenti pubblico la ricetta del Brodo di verdure dolci:

1/2 tazza di cipolle tagliate fini
1/2 tazza di carote a rondelle
1/2 tazza di zucca a cubetti (secondo stagionalità)
1/2 tazza di cavolo a strisce sottili
6 tazze d'acqua

Una volta che l'acqua a preso bollore introdurre tutti gli ingredienti e far bollire 25-30 minuti. Quindi filtrare il brodo. E' possibile conservarlo in frigorifero 3-4 giorni. E se ne beve una tazza al giorno.
Meglio nel tardo pomeriggio quando i disagi (come irritabilità, difficoltà di concentrazione, spossatezza, sbalzi di umore, litigiosità, etc) legati all'ipoglicemia sono maggiori.


E' un rimedio yin per eccellenza, è ottimale in una condizione fisica considerata yang e abbiamo visto che l'ipoglicemia, causa di attacchi di fame e voglia di dolce, è un problema yang.

Inoltre il rimedio è molto utile nella fase di transizione verso un nuovo stile alimentare, principalmente basato su cereali integrali, verdure e legumi. Calma la voglia di dolce e rilassa il pancreas.

Buon cambiamento e come consigliavo ieri sera: "andare piano ma procedere sempre".


giovedì 9 maggio 2013

Un piatto di energia

Buongiorno a tutti.
Dopo una mattinata trascorsa "incastrando" vari impegni e, complice un bel clima primaverile, anche occasione per fare due passi tra un appuntamento e l'altro, a casa per prepararmi un piatto di "energia".

Auto parcheggiata per bene (giusto per evitare altre multe) e sgambettando per le vie del centro di Intra sentivo la mia energia salire.

Sono grata al meteo, al territorio e a tutte le soddisfazioni che sto avendo in questo periodo. Mi sento "fortunata" per la possibilità che ho di fare e comunicare ciò che mi piace.


Giunta a casa. Ore 13.
Un giro in giardino e la raccolta: salvia, rosmarino, finocchietto e viole del pensiero.


 Ingresso in cucina. Resto affascinata dai miei germogli di alfa alfa (primo per la riuscita, secondo per il loro aspetto). Trasmettono vitalità, forza, energia ascendente, unione, allegria.

Ho voglia di freschezza, di colori, di sapori delicati, di varietà e di bellezza.

Questa mattina prima di uscire ho cotto del miglio e scottato un cavolfiore.

Che fare? Cosa voglio nel mio piatto?
Ho metà zucca (una okkaido, rimanenza invernale), della rucola e dei piselli.


Da subito taglio la zucca a quadrotti irregolari con la buccia (già pulita quando ho preparato la prima metà), la metto in una teglia coperta con carta da forno e condisco con olio di sesamo e shoyu, un pò di aromi del giardino e inforno a 170 °C.

Scotto i pisellini e li unisco al miglio, scaldo il tutto leggermente e insaporisco con del basilico fresco e miso bianco. Nell'elaborare le mie piccole "canoe rovesciate" (quenelles fa troppo chef) ho aggiunto dei semi di sesamo leggermente macinati, e alla fine condito tutto con gomasio e alga nori.

Per i ciuffetti di cavolfiore preparo una salsa tiepida al miso d'orzo e zenzero, profumata al finocchietto.

E per onorare il pezzo forte del mio piatto stendo un letto di rucola e vi adagio i germogli.
Condisco il tutto con una leggera salsa alla senape, limone, shoyu e malto d'orzo.


E infine, quando anche la zucca è pronta (se tagliata a pezzi piuttosto piccoli bastano 10-15 minuti in forno) mi dedico alla preparazione del piatto. Passo dopo passo, lasciando che si componga da sè.

Il mio approccio era positivo, e il risultato mi ha premiato.
Un piatto con tanta energia: ingredienti diversi, vari stili di cottura, condimenti molteplici, presenza di più colori, ordine e creatività.

Proprio ciò di cui avevo voglia per una giornata che mi richiede molta energia intellettuale, grande presenza mentale, buona vitalità e forte carica comunicativa.

Stare in cucina è un pò come stare in un laboratorio artistico: scegli i colori, le consistenze dei materiali, l'effetto ricercato e componi. Il risultato è sempre un'opera nuova.


Ora scappo e vado a prendere il mio bimbo Francesco. Ci pensa lui a nutrire altra energia.