La scoperta fortuita è fatta risalire a un archietto, Elisabetta Garoni, e un' esperta di comunicazione, Cristina Savi; che nel mezzo di una passeggiata tra colorate idee, bizzarri personaggi e stravaganti oggetti intravidero, o meglio, ebbero la sensazione di aver visto transitare, innanzi a loro, una casa di cartone.
Prima scoperta di Ghost Town Badabàu |
Iniziarono le ricerche, e si appassionarono alla storia di questa città: in Badabàu anche gli edifici si spostano, non solo mezzi ed abitanti.
Come avvenne la scoperta?
Pedinarono la casa e vi scoprirono un gruppo di "piccoli costruttori" alle prese con la rinascita della città fantasma di Badabàu. Progettavano e realizzavano la loro mini città e in loro aiuto la crescente popolazione del Paese (Carmen L'Idea, Poldo Audace, Flora Passionaria, Gustave Plaisir, Fortino De Impegno, Gudmilla Allegria e Cirano De Terminato).
Ma come mai questa città è diventata fantasma?
Due sono le teorie che si avvicendando nella voce degli intervistati:
- c'è chi sostiene che venne espropriata dal governo in quanto soggetti UMANOIDI di alta statura, capelli bianchi e neri, o gialli o rossi, che si muovevano sempre in fretta e possedevano apparecchi parlanti con i quali trascorrevano la maggior parte del tempo, seri e ambiziosi ritenevano inutile una città in cui si producesse solo fantasia e nella quale la ricchezza si misurasse in creatività e felicità; quel terreno serviva alla SASS (Seri Adulti Senza Sogni) per costruire un centro di test per piccoli imprenditori.
- altri dicono che la città si è spopolata perchè i beni che reggevano l'economia: socialità, condivisione e svago, in primis, venivano ormai importati dai computer non lasciando più agli abitanti possibilità di restare.
Ma ora che i "piccoli costruttori" erano al lavoro, Elisa e Cristina ne seguivano lo sviluppo; con allegria, partecipazione e discrezione assistevano alla rinascita sociale di Badabàu, con la promessa di raccontervela e di potervi poi organizzare una visita.
Per ora è Vietato l'accesso alle persone non autorizzate. Per accedervi bisogna accreditarsi.
"Ciò che appare non è
Ciò che è non appare"
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