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mercoledì 21 febbraio 2018

"Le spose sepolte" a Verbania

Due parole con Marilù Oliva, autrice di Le spose sepolte, presentato all'interno della rassegna Verbania si tinge di rosa, domenica 4 marzo 2018, presso Il Maggiore - Centro Eventi (VB), alle ore 17.30.


Marilù Oliva

Da cosa nasce "Le spose sepolte"?


Dai tanti casi di femminicidi rimasti sospesi. Dalle molte donne scomparse che non avrebbero mai lasciato i loro figli: eppure di loro non si sa più nulla e i figli vengono cresciuti da altre persone. Da una giustizia rallentata, che forse sarebbe da rivedere sia come tempistica che come impostazione.


 Qual è il tuo legame con le Donne e i diritti delle donne?


Ai diritti delle donne tengo molto. Con le donne il legame è forte e profondo, ciò non toglie il fatto che sia necessario rafforzare la solidarietà tra donne, perché, in generale, ne siamo ancora abbastanza sprovviste. Parteggiare per l'affermazione dei diritti di una categoria non significa sublimarla e fingere che sia tutto perfetto. Le donne hanno ancora molta strada da fare su tre fronti: nel riconoscimento del proprio valore, nell'empatia tra di loro (spesso così scarsa) e nell'accettazione di se stesse ovvero nell'affrancamento dal senso di inadeguatezza perché non si corrisponde ai modelli proposti.


 Perchè l'idea di Libroguerriero?


Libroguerriero nasce come comunità letteraria, senza scopo di lucro e con un duplice intento: promuovere tutta la scrittura “che brucia” . L’idea di base è che la letteratura vada condivisa e inserita in un sistema ampio che abbracci le diverse manifestazioni e i differenti generi. Particolare attenzione viene data, oltre agli autori conosciuti, a quelli emergenti e alle donne, che – spesso – nei blog letterari e noir ricevono meno attenzioni. 


 Quale consiglio di scrittura potresti dare?


Leggere molto. Non è possibile essere scrittori se non si è prima affamati lettori. Guardarsi attorno, respirare il mondo, aver bisogno degli altri. La prima regola per raccontare la vita è immergersi dentro di essa.


E da lettrice?


Intendi dei consigli libreschi? Oltre a curare Libroguerriero, dove ho coinvolto una nutrita squadra di collaboratori, scrivo per Huffington Post una rubrica di recensioni e sulla La Gazzetta di Parma mi occupo del „Bugiardino“, dove tratto i libri come fossero medicine. Se andate su questi tre link, trovate quelli che secondo me sono i libri più belli pubblicati negli ultimi anni.


  Ritieni che si possa fare qualcosa per aumentare la consapevolezza e la partecipazione sul tema?


 Assolutamente. È importante sensibilizzare, su diversi fronti. Scuola, famiglia, città. Bisogna far capire che la violenza contro le donne non è un problema esclusivo delle donne, ma si ripercuote sull'intera società e ben venga ogni progetto che promuove consapevolezza, civiltà e solidarietà. La vostra iniziativa, ad esempio, è molto preziosa, assieme a tutte quelle che affrontano la questione attraverso momenti comunitari.


Cammino in rosa


Grazie Marilù!!


C.

mercoledì 7 febbraio 2018

Donna, cultura e giardino potrebbero essere queste le linee guida per la riqualificazione di Pallanza

Pallanza è donna, dico io.

Già il Museo del Paesaggio lo scorso anno propose una riflessione sul ruolo della donna nella società e, si tratta di un argomento ancora poco indagato e ricco di aspetti sottovalutati, sul quale vale la pena di investire e rinnovare appuntamenti anche per quest'anno.

Mario Sironi, (Cocotte), 1914 - 1915

Non mancano a Verbania iniziative a carattere femminile (associative, imprenditoriali, autonome, ludiche e istituzionali) e neppure appuntamenti che confermano l'interesse della città, non a distinzioni di genere ma al naturale rispetto del genere.

Sarà proprio Pallanza, in tema sportivo, la base di partenza del Giro Rosa (giro d'Italia femminile) il 6 luglio 2018, e anche Pallanza, con cultura e attualità, sarà protagonista di eventi collaterali per Verbania si tinge di rosa, rassegna prevista per marzo 2018.

E come poter dimenticare, parlando di donna, e successivamente di giardino,  la Camelia, che da anni regala a Pallanza le proprie fioriture e numerosi flussi di persone in visita alle mostre.
Anche quest'anno a marzo, il 24 e 25, la Camelia sarà protagonista in Villa e per le vie della città.

"Vorrei un mantello di velluto bleu, ma non precisamente bleu, ossia di un bleuche io so ma che non posso completamente spiegare. Cercate di comprendermi, voi che siete un grande figurinaio, un artista. Quello che io vorrei è un bleu color del lago di Pallanza(oh, ricordate?) alle quattro del pomeriggio."
Eleonora Duse 1904 - LETTERA AL SUO COSTUMISTA CARAMBA (PSEUDONIMO DI LUIGI SAPELLI)

Tra donna e cultura devo fare ancora appello al Museo, Istituzione con sede proprio a Pallanza, che ha importanti novità per il 2018, con l'inaugurazione della nuova mostra il 24 marzo, nuove segnaletiche e una programmazione sempre più ricca per cittadini e turisti, ma vorrei sottolineare, in particolare, l'importanza della presenza in città anche della Libreria Spalavera, che rinnova e propone ogni anno incontri, dibattiti e confronti di cultura, approfondimento e, spesso, con un notevole risvolto locale.

Libreria Spalavera - Pallanza
Immagine tratta dalla Pagina Facebook della Libreria

Letteraltura avrà voce in capitolo per Pallanza, sia con il progetto "panchine parlanti" (pare che la prima possa essere dedicata a M. Yourcenar, in un connubio tra donna, cultura e paesaggio) sia per la tematica scelta per l'edizione del Festival 2018, parallela e vicina ad altro importante evento culturale per tradizione Pallanzese (Editoria&Giardini, XIV edizione).

Tra la cultura (intesa come identità culturale in via di delineazione) per Pallanza inserirei gli eventi, che andranno confermandosi nei prossimi giorni, in tema di musica, arte e tradizioni eno-gastronomiche. Cultura è anche ogni tentativo volto a tramandare conoscenze di generazione in generazione, quindi senza dimenticare ciò che la città è stata il secolo scorso.

E tra la cultura e il giardino fa la sua comparsa il tradizionale salone del libro Editoria & Giardini previsto per settembre p.v., dal giorno 1 al giorno 9.
Il giardino tema familiare a Pallanza e tratto caratteristico (di cui parlerò prossimamente), oltre al lago e alle ville, del suo paesaggio; dal Giardino liberty, storico giardino di cui ho già parlato, passando per Villa Giulia, Villa Taranto, la Castagnola ed arrivare a Villa San Remigio, solo per citarne alcuni.
Cito tra tutti un testo che mi pare racchiudere bene questi concetti:
Giardini e ville del lago Maggiore un paesaggio culturale tra Ottocento e Novecento        a cura di Renata Lodari (Regione Piemonte - Museo del Paesaggio)
Editoria e Giardini scorsa edizione

Insomma potrebbe essere questa Pallanza, questo ciò che sta emergendo da tutti gli incontri fatti, questo ciò che apprendo dalle programmazioni in atto, queste quelle che credo essere le linee guida auspicabili, guardando anche alla storia, da approfondire e arricchire con la collaborazione di ognuno, perchè la riqualificazione urbana non sia solo urbanistica e la programmazione vada di pari passo con le opere.



C.

Bibliografia prima parte - Uno sguardo al passato
Da sezione di Storia Locale della Biblioteca di Verbania

1 - Palazzi Storici d'uso civico a Verbania
patrimonio storico architettonico del comune di Verbania avente destinazione amministrativa e di servizio
TOMO I – II - III- IV Tesi di Laurea anno accademico 1989/1990
Laureandi: Elio Del Monaco, Graziano Pavesi
POLITECNICO DI MILANO
Facoltà di Architettura - Indirizzo Storico

2 - PERCORSO ATTRAVERSO I PORTALI DEGLI EDIFICI STORICI DI VERBANIA
Progetto: Elena Bertinotti, Paolo Minioni, Leonardo Parachini
Associazione Verbania Milleventi

3 - IL PAESAGGIO DEI GIARDINI DEL LAGO MAGGIORE
CONOSCENZA, TUTELA E VALORIZZAZIONE
Seconda Rassegna – Editoria & Giardini – 2002
Comune di Verbania – Museo del Paesaggio – Tararà

4 - – 1860 – 1890 INTRA PALLANZA E IL LAGO
A cura di Enzo Azzoni
Fotografie di Cento anni fa

5- 1890 – 1915 INTRA PALLANZA E IL LAGO
A cura di Enzo Azzoni
fotografie d'epoca della sponda piemontese e ticinese del Lago Maggiore


6 – STORIA FOTOGRAFICA DI UNA CITTA'
Intra e Pallanza oggi Verbania – anni 1915 – 1945
A cura di Enzo Azzoni
Nel 50mo di istituzione del Comune di Verbania
su iniziativa del Comitato ARTI ARTIGIANE VERBANO

7 – AMOR DI PIANTA
Giardinieri, floricoltori, vivaisti sul Verbano tra il 1750 e 1950
C.A.Pisoni – L.Parachini – S.Monferrini – D.Invernizzi
Vol.I Provincia del VCO
da Belgirate a Cannobio – Isole del Golfo Borromeo

8 – LA MAPPA DELLA MEMORIA
Un progetto dell'Assessorato alla Qualità della Vita

realizzato da Antonio Biganzoli

9- GUIDE DI PALLANZA E DINTORNI

10 – VERBANIA
nelle cartoline d'epoca (1895 – 1950)
Alberti Libraio Editore

11 – MONUMENTI E AMBIENTI
del territorio storico di verbania
P.Spinelli – A.Vincenti
Alberti Libraio Editore

12 – RICORDO DEL GRANDE ALBERGO PALLANZA – 1872
di Giovanni Giorgio Seyshab

13 – PALLANZA
a cura di andrea Cavalli con tre disegni di Pietro Borghi
Estratto da Verbanus 1/1979
Alberti Libraio Editore

14 – Pallanza antica e nuova
Agostino Viani
Alberti Libraio Editore

15 – IL TURISMO A PALLANZA
(1898 – 1914)
IMMAGINI E TRASFORMAZIONI TERRITORIALI
Cristina Caretti - 1992
Tesi di Laurea – Università degli Studi di Milano
Corso di Laurea in Lettere

venerdì 24 marzo 2017

Four colors of jazz: via libera alla creatività nel suo farsi

Scesi dall'auto alle 19. In largo anticipo rispetto all'inizio del concerto.
La prima cosa che raggiunse il mio orecchio furono le note di Lonely Woman.
Non è possibile, pensai. A Domodossola, un sabato di marzo, clima più che mite e la prima accoglienza in terra ossolana avviene con uno dei miei brani preferiti.
Mi sono fiondata verso la Cappella Mellerio, a circa 50 mt da me.

Four Colors of Jazz - Progetto in 4 serate

Era lì che si sarebbe svolta la serata, ed era proprio lì che il Jazz Art Trio Project (Fabrizio Spadea, chitarra – Roberto Mattei, contrabbasso – Massimiliano Salina, batteria) stava provando. 

Cappella Mellerio - Domodossola - 18 marzo 2017

Immaginavo sarebbe stato un grande concerto. Avevo sentito Fabrizio qualche giorno prima, e lui è uno che non si sbilancia, che cela più che mostrare, ma era carico e soddisfatto, e questa era, per me, condizione sufficiente per credere che, quella sera, avrebbe davvero riservato delle sorprese.
“Red sax” il tema della serata, tre i grandi sassofonisti interpretati: John Coltrane, Ornette Coleman, Wayne Shorter, dieci i brani, elevata la ricerca melodica, timbrica e armonica, coraggiosa la scelta di spaziare dal bebop al free jazz, “un concerto senza compromessi” hanno ripetuto più volte i tre musicisti.


E così è stato, il susseguirsi dei brani ha mantenuto in esaltata tensione il pubblico per tutta la serata, musica complessa, suoni inaspettati, assoli, improvvisazioni, tecnica, novità, talento hanno ottenuto un crescendo di applausi fino al bis finale.
Come dire, omaggiare il sax, senza sax, e non farne sentire la mancanza, è geniale.

Four colors of jazz, il nome del progetto, che attraversando composizioni di grandi musicisti che hanno fatto la storia del jazz focalizza gli appuntamenti (4 in tutto) su strumenti diversi: sax, concerto del 18 marzo u.s., chitarra (22 aprile, Light Purple Guitar), piano (13 maggio, Light Blue piano), tromba (3 giugno, Yellow Trumpet).

Stessi musicisti per una tavolozza con 4 colori, i colori di 4 strumenti, gli strumenti di grandi compositori, le composizioni eseguite con una libertà fatta di coraggio, il coraggio di chi accetta di credere in ciò che ama, l'amore per il jazz, il jazz senza limiti e oltre i confini del consueto, il consueto fatto di intrattenimento musicale ed etichette, le etichette di chi ha necessità di definire il contesto, qui è l'assenza di contesto. 
Un'opera che si crea come su una tela, in cui si ha accesso alla creatività nel suo farsi, in cui il dialogo tra suoni, musicisti e pubblico si compone in quel momento. Citando Miles Davis, preferirei non parlare di jazz ma di social music.
Mi piace pensare al jazz in questo modo, fatto di assenza di aspettative e del piacere dell'abilità che sorprende. 
E' stato un po' come assistere ad una performance musicale di grande livello in cui gli strumenti, abilmente guidati, dicono al pubblico: "non aspettarti ciò che ti piace, ma ciò che ti farò provare ti piacerà".

Ci vediamo il 22 aprile!
Un plauso particolare a tre grandi musicisti che stanno donando tale musica alla Città di Domodossola. Nessun impegno economico da parte dell'Amministrazione per le 4 serate (la scarsità di fondi sulla Cultura ha anche queste conseguenze); concerti ad ingresso libero nei quali l'offerta libera credo sia uno dei riconoscimenti doverosi che il pubblico possa far loro. 





venerdì 11 dicembre 2015

ASPETTANDO IL CEM

Spero che presto chiunque di voi mi possa dire che ho sbagliato a leggere e che non capisco nulla di determine .

Ma fatelo in fretta per favore.
ASPETTANDO IL CEM - Concerto "Notte del GOSPEL" 

Tre determine:
- la n. 1354 affidamento servizio di supporto alle VERBEAT MUSICA E CITTA' DI VERBANIA -  10560,32 euro
- la n. 1355 ALLESTIMENTO AUDIO/LUCI, affidamento servizio alla Ditta Volume srl di Milano per 2354, 60 euro
- la n. 1353 affidamento servizio a PRO MUSIC INTERNATIONAL SRL di Roma (ha esclusiva per VIRGINIA STATE GOSPEL CHORALE) impegno di spesa 13420 euro

D'altronde come spiega l'Assessore Vallone su La Stampa, di qualche settimana fa, si tratta del primo passo di una serie di eventi di livello che mirano a far diventare il nuovo teatro un'eccellenza del Nord Italia. E continua con il sottolineare che lo scopo è " uscire dai confini regionali, farsi conoscere come punta di diamante della cultura".

Caspita mi pare un'ottima strada per puntare all'eccellenza, soprattutto per l'innovazione, e l'equo rapporto costi/obiettivo.
Non avrei mai pensato ad un concerto Gospel a dicembre. Di sicuro in tutto il Nord Italia parleranno di noi.
E come diventare punta di diamante se non con una comunicazione di livello qualitativo almeno pari a quella che se ne deduce dalla somma investita per il coro Gospel.

O forse no, dimenticavo ci si stava dimenticando di fare un po' di comunicazione all'evento. O forse non c'erano più risorse, soprattutto di tempo, dal momento che la richiesta da parte dell'Ing Comola alle agenzie di comunicazione è pervenuta il 9 novembre (peraltro senza alcuna indicazione tecnica pertinente con una richiesta di preventivo per la grafica di un evento).

Se poi mi posso permettere un appunto all'Ing. "Chiedere è lecito, rispondere è cortesia" anche e soprattutto se lo si fa a nome del Comune di Verbania.
Le basi della comunicazione ci insegnano di ringraziare chi spende tempo per noi. E chi ha impegnato tempo a fornire i preventivi meritava almeno un "grazie per la disponibilità ma il suo preventivo non è stato approvato"


Una delle prime regole che mi insegnarono colleghi più esperti di me in marketing fu: "se hai un prodotto mediocre, e non hai soldi per la comunicazione, inventati qualunque cosa purché faccia parlare del prodotto, del brand, del servizio."
Quindi spero che all'interno dell'Amministrazione vi siano grandi strateghi del marketing, che avendo poco da vendere trovano modi per far si che, anche se male, ne possiamo parlare noi. Quanto meno è pubblicità a costo zero.

Di sicuro puntiamo all'eccellenza con il sito web del CEM. 




Ma non è finita qui.
Mi è capitato il Verbale di Deliberazione n 244, patrocinio e contributo a VERBEAT MUSICA E CITTA' PER SPETTACOLO "LE OLIMPIADI 1936" PARI A 8500 EURO, e uso gratuito dei beni immobili e mobili (Palzzetto dello Sport e palco) quantificabili in 1540 euro.
La spesa trova copertura nel capitoloo "Eventi preparazione CEM"

Io ho davvero difficoltà a comprendere le scelte artistico culturali dell'Amministrazione in essere, soprattutto quelle legate al CEM. Per non parlare dei tempi impiegati nel definire un piano di sviluppo reale.
Partire dal nome e dal logo, e dire si a chiunque chieda asilo al futuro teatro, o proponga iniziative gratuite forse non è la via di Sviluppo tanto blasonata.

Forse il problema non sono le risorse spese in consulenze, il problema è come siano, all'oggi, definite le consulenze. Farò un azzardo intellettivo a dire che le soluzioni potrebbero essere:
- comprendere prima quali siano le necessità
- fare un piano di lavoro e di intervento e organici e strutturati
- avere obiettivi strategici di lungo periodo
- operarsi per raggiungere gli obiettivi di cui sopra con strumenti operativi ragionati.

Di sicuro diventeremo punta di diamante della cultura, non so di quale cultura (idee confuse), ma in qualcosa saremo eccellenti.

Intanto grazie ad Agenda2020 se riusciranno a dialogare in termini propositivi con l'Amministrazione (non mi sono ben chiare le loro proposte, ma intanto vi è un'idea di progetto), e grazie ad Emilio Ghittoni per averci fornito alcuni dati di previsione economica per il futuro Centro Eventi.
In fondo nessuno lo ha chiesto loro e nessuno li ha pagati per una consulenza.

MA LE IDEE CONTINUANO AD ESSERE CONFUSE

Lunedì 7 dicembre, vengo a conoscenza dell'interpellanza redatta dai Consiglieri Comunali Carlo Bava e Renato Brignone e il mio stupore ha iniziato a trasformarsi in chiara ed evidente esigenza di chiarezza.

Mi sono andata a leggere tutte le determine dirigenziali e le delibere sul sito del Comune di Verbania.
Mi sono presa due appunti, che mi piacerebbe approfondire:

- la voce uno dell'interpellanza parla della determina n. 787 del 24 luglio u.s.,, impegno di 5000 euro più iva per Affidamento servizio "geomarketing e analisi di mercato potenziale" alla società FIDALO srl (che per casualità me la ricordo anche nell' assegnazione di incarico all'AMBITO D)
- determina dirigenziale n.928, anch'essa per selezione consulente in materia di forme di gestione di strutture polivalenti, questa non è stata affidata con incarico diretto ma con gara. Non sono riuscita a trovare il vincitore della gara, ma spero non sia uno di quelli che ha assunto incarico nella selezione di ARSUNIVCO. Sarebbe un pò troppo.
- data 17 novembre determina n.1427, assegnazione servizio alla FONDAZIONE LIVE PIEMONTE DAL VIVO, per la progettazione di un modello di gestione per il centro eventi multifunzionale, altri 6000 euro più iva di impegno

Preso atto che gli incarichi affidati da ARS UNI VCO devono convogliare in relazioni finali che dovranno contenere: dettagli di analisi, modello completo di previsione dettagliata di entrate/uscite per possibili eventi realizzabili nella struttura, modello completo di entrate/uscite di possibile stagione culturale, modello completo di previsione di uscite contenente un piano di comunicazione, di marketing e di promozione (ndr: di solito nel piano di marketing sono inclusi piani di comunicazione e promozione), etc allora possiamo concordare sul fatto che i modelli non mancheranno.
E se consideriamo che i quattro incaricati faranno ricerca proprio negli ambiti sui quali in contemporanea Fondazione Piemonte dal Vivo farà il proprio progetto di modello di gestione. Mi chiedo: "per cosa fanno ricerca?"

E non sarà finita qui, quindi le mie idee continuano ad essere confuse, soprattutto per come sia sia scelto di gestire in maniera efficace e efficiente le risorse pubbliche.

Progetti di analisi, consulenza e proposta frammentati e disconnessi non portano da alcuna parte se non a continuare ad investire risorse temporali ed economiche senza aver chiaro verso dove si stia andando.


O forse sì.
Come dice l'Assessore al CEM per il Comune di Verbania, le consulenze non sono troppe per un' opera che è costata 17 milioni di euro. (dall'articolo citato  su Verbania Focus On citando l'Assessore Vallone in un'intervista a La Prealpina)
No certo, non sono troppe se avessero una progettazione e se fossero coerenti.

Ma l'Assessore non lo sapeva l'anno scorso che l'opera costava 17 milioni? Quando ha realizzato il flyer e l'evento locale in cui si chiedeva ad Associazioni locali di proporre idee e progetti per il CEM??


Quindi:

Si è perso tempo?
Questa è la politica?
Non si sa che pesci pigliare?

Ma come puntiamo all'eccellenza? Saremo punta di diamante della cultura con eventi da 20 mila euro cad. uno o sarà uno spazio dato gratuitamente alle Associazioni per progetti locali? 

Forse è ora di decidere.

Nel frattempo per i primi eventi sarà predisposto un servizio di navetta via acqua in attesa della fine lavori per la predisposizione di posti auto.

Perchè progettarlo prima sarebbe stato essere troppo organizzati. 
Ma forse questa è la burocrazia.

LE DOMANDE E LE RISPOSTE

Giunti i risultati della selezione per affidare incarichi autonomi (come si può leggere a questo post o a questo) il giorno 25/11/2015, ho provveduto, quasi subito,  a contattare la Segreteria di ARSUNIVCO come indicato nella mail, nell'eventualità che si volessero visionare i verbali.

E io si, ero proprio curiosa dei verbali di valutazione.
Vi dico che il mio prendere visione mi ha lasciato sbigottita, a bocca aperta e disarmata.

In primis resto sempre stupita quando trovo nelle "modalità di selezione" la valutazione di documenti che non sono richiesti tra i documenti da inviare. Ma questo è un problema mio evidentemente. Perchè non posso pormi il dubbio che ciò non sia lecito in ambito istituzionale. Ci mancherebbe.

Invece ho fatto richiesta ufficiale di:
- copia della relazione "modalità proposte per lo svolgimento della prestazione relativamente a CF Communication di Filippo Ceretti.
- conoscere i criteri di valutazione dei Curriculum vitae

E vi motivo le mie richieste:
1- volevo studiarmi bene la relazione di chi si è aggiudicato l'incarico, essendo stata valutata così ben fatta e rispondente alle esigenze di ricerca. O almeno così avrebbe dovuto essere. In secondo luogo mi pare legittimo tenersi copia di una proposta di svolgimento incarico, che verrà retribuito con soldi pubblici, per verificarne l'operato a scadenza incarico (18/2/2015)
2 - dal momento che mi sono guardata bene tutti i curriculum, e ho trovato di tutto, ero certa vi fossero dei criteri precisi per aver affidato a me e la collega i punteggi più bassi.

Ma le risposte lasciano senza parole, e tralascio la forma sulla quale preferisco tacere:

1. richiesta copia del documento di lavoro presentato da CF Communication di Filippo Ceretti:
in virtù della normativa in essere sul diritto d’autore, stante la non contrarietà dell’Associazione, abbiamo contattato telefonicamente il diretto interessato, dott. Filippo Ceretti, il quale NON si è reso disponibile ad autorizzare la trasmissione della documentazione da Lei richiesta.

 2. richiesta criteri per assegnazione punteggio di valutazione CV presentati: il Comitato ha considerato e ritenuto utile per la valutazione tutta la documentazione presentata (CV, presentazioni, biografie, lettere di accompagnamento ecc).

Nessuna risposta in pratica.

E la questione del "diritto d'autore" non ha alcun senso in un'assegnazione di incarico con impegno economico di risorse pubbliche.

Leggo con incredulo divertimento l'intervento del Presidente di ArsUniVco su ECORISVEGLIO n.95 del 9 dicembre u.s. a pagina 10.
In particolare dice Gasparini "Per ciascun ambito i gruppi o le persone che saranno a breve incaricate (ndr non hanno ancora provveduto a formalizzare l'affidamento) dovranno predisporre una relazione scritta finale che abbia riferimento all'area territoriale di Verbania ed anche del VCO".

Qualcuno mi sa spigare cosa significa?
Io non comprendo cosa vuole dire area di riferimento Verbania per un Teatro che vuole essere perla del Nord d'Italia.


E ancora aggiunge Gasparini che nella convenzione con il Comune è prevista la predisposizione di una segreteria organizzativa che funga anche da supporto alla promozione e all'organizzazione di eventi ed incontri pubblici che l'amministrazione intendesse attivare in questa fase.

Quindi perchè ArsUniVco non compare come organizzatore negli eventi Aspettando il Cem, e non ne è promotore?




CAPIRE IL CEM, NON BASTA IL NOME

Quale migliore occasione per la sottoscritta per tornare a scrivere?

Questo il titolo dell'Avviso di selezione comparativa (che potete leggere qui) per l'affidamento di 4 incarichi di lavoro autonomo. 
Ente proponente: ARS.UNI.VCO. sulla base della convenzione sancita dalla delibera di giunta (Comune di Verbania) n.245 del 1/10/2015 (la potete leggere andando al link che ho indicato e "cliccando" sulla delibera 245). Importo impegnato da parte dell'Amministrazione euro 16000, titolo: Progetto di ricerca relativa allo sviluppo artistico culturale del centro eventi multifunzionale. Approvazione convenzione di partnership 

Bene. Io vi ho partecipato. Qui i risultati e qui le domande da me fatte e le risposte ricevute

E ringrazio il Comune di Verbania e ARSUNIVCO per questa splendida occasione offerta, soprattutto per avermi stimolato a fare ricerca, non sullo sviluppo del territorio e del CEM ma sull'utilizzo di spazi, dei soldi e dei tempi che sono alla voce di spesa CEM nel bilancio Comunale e non solo.

E le idee continuano ad essere confuse (come ho scritto in un altro post di analisi del presente)


Anche in ambito di chiarezza e trasparenza ho difficoltà a comprendere
Ma qualcuno mi darà risposte reali prima o poi.