Ricevuta poche ore fa la newsletter da trashfood , che vi consiglio di seguire, ho tratto spunto per il titolo di oggi e per ricordarvi l'appuntamento di questa sera.
Questa sera sarò al Centro Studi Yoga kailash, a partire dalle 20.30, per parlare di Armonia emotiva e il rapporto che lega il cibo alla mente. Si tratta dell'ultima conferenza di questo primo ciclo di incontri organizzati da me nell'ambito del "corso" Self healing in collaborazione con La Sana Gola.
In particolare nel corso della serata cercherò di evidenziare lo stretto rapporto che lega lo stile alimentare e di vita al benessere emotivo e intellettuale.
Affronterò l'argomento a partire dalla definizione di corpo energetico e di conseguenza del cibo come energia sottile e non solo come sostanta nutritiva o calorie prodotte.
Proseguirò nell'analisi dei differenti cibi in relazione a:
- atteggiamenti e comportamenti più comuni (egocentrismo, tendenza a rimandare, eccessiva subordinazione, etc)
- sviluppo di schemi e tendenze (arrivare in ritardo, confusione sul futuro, ansia e pensiero fisso, etc)
E di come sia possibile cambiare una condizione mutando atteggiamento alimentare, riducendo alcuni alimenti e sostituendoli con altri. Con l'obiettivo di ridurre l'eccesso di energia in alcuni punti del nostro corpo e andare a rafforzarne altri.
Le diverse qualità di energia yin e yang (espansiva e contraente), saranno poi valutate, in modo più approfondito in rapporto all'organismo valutando il nesso che intercorre tra organi, emozioni e ciclo di trasformazione (5 elementi).
Sarà occasione per iniziare a cogliere alcuni segnali del corpo e della mente e gradualmente migliorare alcuni errori in cucina.
Un fegato congestionato, ad esempio, non permette il corretto fluire dell'energia ascendente (oltre che di sangue) questo può portare a rigidità, con rabbia e atteggiamneti esplosivi oppure ad accumuli con tendenza alla depressione.
L'area centrale del nostro corpo (stomaco, milza/pancreas) eccessivamente "nutrita" con stimolanti, prodotti da forno, cibo animale, viene a trovarsi in uno stato di tensione, che può portare all'ansia e al pensiero ossessivo.
In questo modo affronterò tutti e 5 gli elementi, le diverse energie che li caratterizzano, gli organi corrispondenti, le emozioni e le attitudini mentali che corrispondono loro.
Si tratta di un processo di evoluzione e che spinge ad una maggiore consapevolezza di se, del cibo e dell'ambiente, un arricchimento, non una sostituzione, alla visione tecnico-scientifica che ci lega alla tavola.
Verso l' Homo Pacificus ma con i piedi per terra.
Vi aspetto!!
Non c'è niente di costante tranne il cambiamento
Blog di Cristina Savi - Trovare nuovi modi per comunicare
Cerca nel blog
Visualizzazione post con etichetta energia cibo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta energia cibo. Mostra tutti i post
venerdì 7 giugno 2013
lunedì 13 maggio 2013
Corso di cucina. Il secondo giorno
" La teoria senza pratica è inutile e la pratica senza teoria è dannosa" (Georges Ohsawa)
Ebbene si. Ieri si è concluso il primo Corso Base di Cucina Naturale tenuto da me e Lilla.
E' stato molto impegnativo ma altrettanto, e forse di più, gratificante.
Tra i nostri obiettivi pratici:
- far conoscere alcuni cereali e loro metodo di cottura;
- avvicinare i corsisti a sapori nuovi e gustosi usando condimenti quali: shoyu, gomasio, salsine alternative all'uso costante di olio a crudo, aromi in cottura;
- gustare alimenti meno comuni o poco apprezzati come tofu e tempeh;
- verificare quanti piatti e quante alternative possano esistere utilizzando cereali, verdure e legumi;
- provare a trasmettere concetti teorici in merito all'energia del cibo e all'armonia dello stare in cucina;
- cercare la bellezza nel piatto e scoprirne i colori.
I piatti di maggior successo:
- creme di tofu al basilico e alla rucola e nocciole
- ragu vegetale
- crema di lenticchie
- insalatini
- crocchette di miglio
- salsina ai 4 sapori
- croccante, croumble e mousse al limone
In una cucina familiare, quella di Casa Rosa Lancia (vi invito a saperne di più leggendo questo mio post), con stoviglie un pò retrò abbiamo iniziato un percorso e creato le basi per i corsi futuri.
Ripeteremo il Corso Base e introdurremo giornate di Corsi monotematici (dolci da forno, dessert al cucchiaio e colazioni, tofu e tempeh, pane e pizza, pranzo fuori casa, stuzzichini e buffet delle feste (per il Natale)) a partire da fine estate.
Per chi fosse interessato mi mandi una mail a info@cristinasavi.it in modo da poterlo aggiornare appena pronto il programma.
Buon cammino!
Ebbene si. Ieri si è concluso il primo Corso Base di Cucina Naturale tenuto da me e Lilla.
E' stato molto impegnativo ma altrettanto, e forse di più, gratificante.
Tra i nostri obiettivi pratici:
- far conoscere alcuni cereali e loro metodo di cottura;
- avvicinare i corsisti a sapori nuovi e gustosi usando condimenti quali: shoyu, gomasio, salsine alternative all'uso costante di olio a crudo, aromi in cottura;
- gustare alimenti meno comuni o poco apprezzati come tofu e tempeh;
- verificare quanti piatti e quante alternative possano esistere utilizzando cereali, verdure e legumi;
- provare a trasmettere concetti teorici in merito all'energia del cibo e all'armonia dello stare in cucina;
- cercare la bellezza nel piatto e scoprirne i colori.
I piatti di maggior successo:
- creme di tofu al basilico e alla rucola e nocciole
- ragu vegetale
- crema di lenticchie
- insalatini
- crocchette di miglio
- salsina ai 4 sapori
- croccante, croumble e mousse al limone
In una cucina familiare, quella di Casa Rosa Lancia (vi invito a saperne di più leggendo questo mio post), con stoviglie un pò retrò abbiamo iniziato un percorso e creato le basi per i corsi futuri.
Ripeteremo il Corso Base e introdurremo giornate di Corsi monotematici (dolci da forno, dessert al cucchiaio e colazioni, tofu e tempeh, pane e pizza, pranzo fuori casa, stuzzichini e buffet delle feste (per il Natale)) a partire da fine estate.
Per chi fosse interessato mi mandi una mail a info@cristinasavi.it in modo da poterlo aggiornare appena pronto il programma.
Buon cammino!
giovedì 9 maggio 2013
Un piatto di energia
Buongiorno a tutti.
Dopo una mattinata trascorsa "incastrando" vari impegni e, complice un bel clima primaverile, anche occasione per fare due passi tra un appuntamento e l'altro, a casa per prepararmi un piatto di "energia".
Auto parcheggiata per bene (giusto per evitare altre multe) e sgambettando per le vie del centro di Intra sentivo la mia energia salire.
Sono grata al meteo, al territorio e a tutte le soddisfazioni che sto avendo in questo periodo. Mi sento "fortunata" per la possibilità che ho di fare e comunicare ciò che mi piace.
Giunta a casa. Ore 13.
Un giro in giardino e la raccolta: salvia, rosmarino, finocchietto e viole del pensiero.
Ingresso in cucina. Resto affascinata dai miei germogli di alfa alfa (primo per la riuscita, secondo per il loro aspetto). Trasmettono vitalità, forza, energia ascendente, unione, allegria.
Ho voglia di freschezza, di colori, di sapori delicati, di varietà e di bellezza.
Questa mattina prima di uscire ho cotto del miglio e scottato un cavolfiore.
Che fare? Cosa voglio nel mio piatto?
Ho metà zucca (una okkaido, rimanenza invernale), della rucola e dei piselli.
Da subito taglio la zucca a quadrotti irregolari con la buccia (già pulita quando ho preparato la prima metà), la metto in una teglia coperta con carta da forno e condisco con olio di sesamo e shoyu, un pò di aromi del giardino e inforno a 170 °C.
Scotto i pisellini e li unisco al miglio, scaldo il tutto leggermente e insaporisco con del basilico fresco e miso bianco. Nell'elaborare le mie piccole "canoe rovesciate" (quenelles fa troppo chef) ho aggiunto dei semi di sesamo leggermente macinati, e alla fine condito tutto con gomasio e alga nori.
Per i ciuffetti di cavolfiore preparo una salsa tiepida al miso d'orzo e zenzero, profumata al finocchietto.
E per onorare il pezzo forte del mio piatto stendo un letto di rucola e vi adagio i germogli.
Condisco il tutto con una leggera salsa alla senape, limone, shoyu e malto d'orzo.
E infine, quando anche la zucca è pronta (se tagliata a pezzi piuttosto piccoli bastano 10-15 minuti in forno) mi dedico alla preparazione del piatto. Passo dopo passo, lasciando che si componga da sè.
Il mio approccio era positivo, e il risultato mi ha premiato.
Un piatto con tanta energia: ingredienti diversi, vari stili di cottura, condimenti molteplici, presenza di più colori, ordine e creatività.
Proprio ciò di cui avevo voglia per una giornata che mi richiede molta energia intellettuale, grande presenza mentale, buona vitalità e forte carica comunicativa.
Stare in cucina è un pò come stare in un laboratorio artistico: scegli i colori, le consistenze dei materiali, l'effetto ricercato e componi. Il risultato è sempre un'opera nuova.
Ora scappo e vado a prendere il mio bimbo Francesco. Ci pensa lui a nutrire altra energia.
Dopo una mattinata trascorsa "incastrando" vari impegni e, complice un bel clima primaverile, anche occasione per fare due passi tra un appuntamento e l'altro, a casa per prepararmi un piatto di "energia".
Auto parcheggiata per bene (giusto per evitare altre multe) e sgambettando per le vie del centro di Intra sentivo la mia energia salire.
Sono grata al meteo, al territorio e a tutte le soddisfazioni che sto avendo in questo periodo. Mi sento "fortunata" per la possibilità che ho di fare e comunicare ciò che mi piace.
Giunta a casa. Ore 13.
Un giro in giardino e la raccolta: salvia, rosmarino, finocchietto e viole del pensiero.
Ingresso in cucina. Resto affascinata dai miei germogli di alfa alfa (primo per la riuscita, secondo per il loro aspetto). Trasmettono vitalità, forza, energia ascendente, unione, allegria.
Ho voglia di freschezza, di colori, di sapori delicati, di varietà e di bellezza.
Questa mattina prima di uscire ho cotto del miglio e scottato un cavolfiore.
Che fare? Cosa voglio nel mio piatto?
Ho metà zucca (una okkaido, rimanenza invernale), della rucola e dei piselli.
Da subito taglio la zucca a quadrotti irregolari con la buccia (già pulita quando ho preparato la prima metà), la metto in una teglia coperta con carta da forno e condisco con olio di sesamo e shoyu, un pò di aromi del giardino e inforno a 170 °C.
Scotto i pisellini e li unisco al miglio, scaldo il tutto leggermente e insaporisco con del basilico fresco e miso bianco. Nell'elaborare le mie piccole "canoe rovesciate" (quenelles fa troppo chef) ho aggiunto dei semi di sesamo leggermente macinati, e alla fine condito tutto con gomasio e alga nori.
Per i ciuffetti di cavolfiore preparo una salsa tiepida al miso d'orzo e zenzero, profumata al finocchietto.
E per onorare il pezzo forte del mio piatto stendo un letto di rucola e vi adagio i germogli.
Condisco il tutto con una leggera salsa alla senape, limone, shoyu e malto d'orzo.
E infine, quando anche la zucca è pronta (se tagliata a pezzi piuttosto piccoli bastano 10-15 minuti in forno) mi dedico alla preparazione del piatto. Passo dopo passo, lasciando che si componga da sè.
Il mio approccio era positivo, e il risultato mi ha premiato.
Un piatto con tanta energia: ingredienti diversi, vari stili di cottura, condimenti molteplici, presenza di più colori, ordine e creatività.
Proprio ciò di cui avevo voglia per una giornata che mi richiede molta energia intellettuale, grande presenza mentale, buona vitalità e forte carica comunicativa.
Stare in cucina è un pò come stare in un laboratorio artistico: scegli i colori, le consistenze dei materiali, l'effetto ricercato e componi. Il risultato è sempre un'opera nuova.
Ora scappo e vado a prendere il mio bimbo Francesco. Ci pensa lui a nutrire altra energia.
lunedì 29 aprile 2013
Il buongiorno si vede dal mattino
Giornata iniziata con una mattinana bizzarra. Direi buffa
dal momento che ogni impegno che avevo da sbrigare mi ha messo di fronte a
degli imprevisti. Complice la pioggia, e quindi tutto più complesso, direi che
me la sono cavata piuttosto bene nel percorso ad ostacoli.
Ho anche preso la mia prima multa per un parcheggio azzardato
a ridosso di un passaggio pedonale.
Che fare? Ricercare l'equilibrio. Già l'equilibrio e la
concentrazione in tutta questa dispersione e distrazione.
La "cura"? Mettersi ai fornelli.
Tornata a casa, con un discreto appetito, un desiderio di
manualità e una piacevole sensazione di poter dare un contributo personale al
cambiamento quotidiano ho investito le mie energie in cucina (mio spazio di
cura, creatività, affetto e ricerca).
La mia musa ispiratrice? L'energia ce muta.
La teoria? Le 5 trasformazioni della Medicina Tradizionale
Cinese
La pratica? Cercare armonia e gusto con alimenti, ingredienti, pentole, coltelli e fuoco
E così ho realizzato il mio pranzo con ciò che avevo in
casa.
La sensazione era la ricerca di semplicità ma con un gusto deciso. Il
bisogno di yang, di concentrazione, ma anche di vitalità e calore.
Lavare e ridurre a ciuffetti i broccoli, farli sbollentare
in acqua salata pochi minuti. Mantengono il loro verde brillante, restano
"croccanti", e regalano al piatto colore e forma (in quanto
inflorescenze della pianta sono l'espressione yin).
Cuocere il cavolo a fuoco lento e tagliato a listarelle
sottili e uniformi. Verdura tonda, compatta, raccolta. Che agisce molto sulla
concentrazione e sull'energia terra, che governa oltre allo stomaco anche milza
e pancreas.
Recuperare il riso di ieri e dargli tono con succo di limone
e scorza grattuggiata. Riso integrale a chicco lungo, più yin del riso a chicco
tondo. Riscaldato se ne rafforza il lato yang, con il sapore acido si nutre
l'energia legno, la freschezza, la forza ascendente. Il riso è il cereale rappresentativo
dell'energia metallo, un'energia profonda, discendente, riflessiva.
Tostare alcuni semi di sesamo e zucca, separatamente. I semi,
tanto cari all'energia acqua (non avendo legumi pronti). Forza, vitalità,
coraggio. Oltre a una considerevole scorta di sali minerali.
E prima di comporre il piatto pensare alle salse di
accompagnamento. E qui la sperimentazione.
Per la decorazione del piatto e la ricerca di un carattere
"forte" nel piatto la preparazione della riduzione con Shoyu e malto
d'orzo. Decisamente saporita, da usare con il contagocce ma di sicuro effetto.
La polarità del mio piatto era quasi conclusa, ne ero
soddisfatta; sentivo le energie presenti e l'alternanza tra gli opposti (lo yin
e lo yang), una buona dose di vitamine, sali minerali, fibre, grassi (dai semi
e dall'olio in cottura), glucidi. Insomma tutto ciò che poteva
essermi utile per affrontare il pomeriggio con nuova energia.
Il cuore nel centro è la gratitudine, l'energia emotiva, l'incontro
tra energie, il "mediatore" tra energia del cielo ed energia della
terra, il "facilitatore" tra il sè e l'Altro.
Non esiste il piatto perfetto, esiste la quotidianità, il cercare di nutrirsi con consapevolezza e passione, il tentativo costante di ricreare nuovo equilibrio oggi, che non è quello di ieri e non sarà quello di domani.
E per finire, dal momento che amo le mele e non meno i dessert: mele con salsa di kuzu e zenzero. Per decorare
vaniglia in polvere e mandorle tostate.
L'obiettivo è sempre quello di ricercare il gusto con
tradizione e innovazione, approfondire la conoscenza di yin e yang, conoscere
gli alimenti, generare polarità nel piatto e divertirsi.
Tempo impiegato: un'ora scarsissima.
"Non importa quanto ci impiegherai ad arrivare, ciò che
conta è che sei partito"
Etichette:
5 elementi,
5 trasformazioni,
alimentazione naturale,
cucinare,
energia cibo,
energia del cielo,
energia della terra,
equilibrio,
kuzu,
mele,
miso bianco,
polarità,
terapia alimentare,
zenzero
sabato 20 aprile 2013
Non tutti i mali vengono per nuocere
Prevista pioggia anche intensa. Queste le previsioni meteo
per le prossime ore.
Le temperature si sono abbassate rispetto al clima quasi
estivo delle scorse giornate.
Il nostro corpo e la nostra mente sono in continuo sforzo di
"assestamento" in questo anomalo cambio di stagione.
E' facile sentirsi spossati, con bassa energia vitale, a
tratti fatica nella concentrazione e difficoltà a sprigionare la forza
ascendente caratteristica della stagione primaverile.
Ma il nostro obiettivo è quello di sentirci in armonia con
l'ambiente, il tempo e le stagioni.
Come? Nutrendo la mente e gli organi specifici
con ciò di cui hanno più bisogno.
Il fegato arriva a questo appuntamento stagionale un pò
affaticato e "carico", complici: alimenti più yang e contraenti
assunti nel periodo invernale, la mancanza di vita all'aria aperta e la scarsa
attività fisica, cibi troppo cotti o cotti al forno e lo scarso consumo di verdure al dente e
appena scottate.
I reni possono presentarsi un pò "scarichi", indeboliti dal
freddo e umido dell'inverno, e così farci sentire più stanchi e stressati. Viaggi
troppo lunghi, vita frenetica e poco riposo non fanno che rendere ancora più
deboli i "motori" del nostro organismo.
E questo è il periodo peggiore, o meglio lo è la fine
dell'inverno, ma quest'anno questo confine temporale non è ben delineato e il
nostro corpo continua a rimandare la propria naturale trasformazione verso una
ritrovata energia primaverile.
Cerchiamo allora di aiutare il corpo a rilassarsi. Usiamo
questa giornata per qualche buon rimedio:
- una sauna (che ci aiuta a "buttar fuori" tutto
lo yang)
- un bagno caldo con un kg di sale (che aiuta e rafforza i
reni), oppure un pediluvio caldo con sale
- una buona tazza di succo di mela caldo (ci aiuta a
rilassarci)
- alcuni esercizi di stiramento muscolare e respirazione
profonda
E a tavola lasciamo ancora un pò di spazio a una cremosa
vellutata di verdure dolci (zucca, carote e cipolle) insaporita con qualche
goccia di zenzero e del prezzemolo fresco tritato.
E a seguire un buon orzotto (orzo cotto a modi risotto) con
carciofi, o altra verdura, e pinoli tostati, finocchi e carote saltati e
serviti con una crema di tahin e infine azuki stufati (e se non avete messo a
bagno alcun legume, potete ricorrere a tofu al forno o "strapazzato"
in padella con cipolle e curcuma). E sul piatto alcune foglie di rucola con alcune
gocce di limone e shoyu.
Insomma possiamo davvero farci del bene, anche quando
guardando fuori dalla finestra potrebbe apparire il contrario.
Per oggi teniamo a mente queste due C: calore e colore.
lunedì 8 aprile 2013
DIRE, FARE, MANGIARE
Dalla teoria alla pratica. Cioè trasferire in cucina,
fisicamente, tutte, o quasi, le informazioni apprese su testi, a conferenze, da
amici, in internet.
Per arrivare, oggi, a dare una mia visione dello stare in
cucina.
IL LUOGO
Cucina non solo spazio in cui assolvere al dovere di
preparare pasti per se e per la famiglia. Ma cucina quale luogo di creazione,
di amore, di arte, di conoscenza, di studio, di gioia e di divertimento.
IL VERBO
Cucinare inteso non solo come preparare una serie di ricette
più o meno gustose ma anche, e soprattutto, tutto ciò che comporta la scelta e
l'elaborazione del menu, con fantasia e in armonia con l'ambiente, il clima, le
stagioni e le situazioni.
L'ENERGIA
Sentire la propria energia e fare in modo che sia una buona
energia da trasmettere al cibo. Questo seppure può sembrare banale o esagerato
ha davvero un grande impatto su di se e su chi andrà a consumare il cibo
elaborato. L'educazione alla cucina non
è una dieta ma uno stile da far proprio.
LA PRATICA - Una cena tra amici
Spesso la sfida più ardua è quella di superare il
pregiudizio di chi pensa che mangiare sano, equilibrato e con basi
macrobiotiche sia sinonimo di "fame", tristezza e chiusura.
E ogni volta che mi capita l'occasione di sperimentare e far
"provare", il risultato è
sempre una piacevole sorpresa per tutti.
IL MENU
Cavolfiori sfiziosi
Falafel al forno
Spadellata di verdure allo zenzero
Mix di fagioli con cipolla rossa armatizzato alla menta
Cous cous con porro, carote, piselli e pinoli tostati
Pennette alla crema di zucca e tofu con semi tostati
Crumble alle fragole
Extra menu: il pane e la focaccia fatti in casa (gentile concessione,e consegna a domicilio :-), di Lilla che condivide con me le sue sperimentazioni) e farinata di ceci. Grazie!
I 10 INGREDIENTI FONDAMENTALI
AMORE
BELLEZZA
BUON SENSO
CREATIVITA'
CULTURA
CURIOSITA'
FANTASIA
GENEROSITA'
GUSTO
VARIETA'
IL RISULTATO
Un cibo vivo, in grado di trasmettere vitalità
IL METODO
Padroneggiare con l'arte della cucina naturale macrobiotica
e partecipare a dei corsi di cucina che rafforzino questa conoscenza.
L'OBIETTIVO
Esaltare le naturali caratteristiche del cibo, interpretarlo,
e riuscire a renderlo, oltre che equilibrato, allegro, gustoso e colorato
LA PRATICA
Primo corso base in programma per maggio 2013
A partire da metà aprile fornirò maggiori dettagli. Nel frattempo chi volesse essere direttamente informato mi scriva a savi.cristina@tiscali.it
Etichette:
alimentazione naturale,
cavolfiori,
corsi di cucina,
cous cous,
crumble,
cucina,
cucina colorata,
cucina macrobiotica,
cucina naturale,
energia cibo,
falafel
La primavera c'è ma non si vede!
La prima regola da rispettare nel "tenere" un blog
è: aggiornarlo!
La seconda: scrivere qualcosa di interessante per se e,
magari, per gli altri.
Io, nell'ultima settimana, ho infranto la prima per
concentrarmi sulla seconda. E può essere che ciò capiterà altre volte. I
momenti di assenza e lontananza dalla rete virtuale non sono, nel mio caso,
non-presenza ma presenza in altra forma: nel reale, con la creazione di nuove
opportunità di incontro, con la nascita di nuovi rapporti e perché no anche per
rigenerare le energie.
Ed è proprio in questo periodo dell'anno che la nostra
energia ha bisogno di essere rinnovata e liberata. La primavera è arrivata,
anche se le condizioni meteo paiono farci credere il contrario. La natura
cerca, timidamente, di dare qualche segnale di rinascita, di colore e di crescita.
E così il nostro corpo, ha bisogno di "respirare",
di circondarsi di spazi verdi, di svolgere attività fisica e di nutrirsi con
meno eccessi.
E' questo periodo dell'anno caratterizzato dall'Energia
Legno (una delle energie del ciclo delle 5 Trasformazioni fondamentali nella
Medicina Tradizionale Cinese) che ci vede costretti a fare i conti con segnali,
disturbi o disagi correlati a tale energia e agli organi ad essa associati:
fegato e cistifellea.
I dolori e i mal di testa, ad esempio sono fortemente legati
a tali organi, ed è proprio a partire dall'alimentazione, correggendo alcuni
eccessi, che è possibile ritrovare il benessere e superare il problema.
Ed è proprio di
questo che parleremo nella serata di venerdì 12 aprile, sempre presso il Centro
Studi Yoga Kailash di Verbania Pallanza.
Il dolore può essere visto come un segnale da sopprimere o
un suono da ascoltare. Spesso indica una tensione che il corpo non regge più o
una debolezza che mette in discussione l'integrità di certi tessuti. Migliorare
le condizioni di alcuni organi può essere la soluzione per far cessare o
migliorare numerosi dolori.
Grazie alla bussola di yin e yang vedremo come affrontare:
mal di testa, artrosi, mal di schiena, con alcuni consigli per la cucina,
alcuni rimedi e particolari impacchi esterni.
Vi consiglio di leggere anche la newsletter di Martin, vi
sono utili consigli, come l'importanza della sauna o della pratica yoga, per
affrontare questo periodo dell'anno.
Iscriviti a:
Post (Atom)