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Blog di Cristina Savi - Trovare nuovi modi per comunicare


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giovedì 9 maggio 2013

Un piatto di energia

Buongiorno a tutti.
Dopo una mattinata trascorsa "incastrando" vari impegni e, complice un bel clima primaverile, anche occasione per fare due passi tra un appuntamento e l'altro, a casa per prepararmi un piatto di "energia".

Auto parcheggiata per bene (giusto per evitare altre multe) e sgambettando per le vie del centro di Intra sentivo la mia energia salire.

Sono grata al meteo, al territorio e a tutte le soddisfazioni che sto avendo in questo periodo. Mi sento "fortunata" per la possibilità che ho di fare e comunicare ciò che mi piace.


Giunta a casa. Ore 13.
Un giro in giardino e la raccolta: salvia, rosmarino, finocchietto e viole del pensiero.


 Ingresso in cucina. Resto affascinata dai miei germogli di alfa alfa (primo per la riuscita, secondo per il loro aspetto). Trasmettono vitalità, forza, energia ascendente, unione, allegria.

Ho voglia di freschezza, di colori, di sapori delicati, di varietà e di bellezza.

Questa mattina prima di uscire ho cotto del miglio e scottato un cavolfiore.

Che fare? Cosa voglio nel mio piatto?
Ho metà zucca (una okkaido, rimanenza invernale), della rucola e dei piselli.


Da subito taglio la zucca a quadrotti irregolari con la buccia (già pulita quando ho preparato la prima metà), la metto in una teglia coperta con carta da forno e condisco con olio di sesamo e shoyu, un pò di aromi del giardino e inforno a 170 °C.

Scotto i pisellini e li unisco al miglio, scaldo il tutto leggermente e insaporisco con del basilico fresco e miso bianco. Nell'elaborare le mie piccole "canoe rovesciate" (quenelles fa troppo chef) ho aggiunto dei semi di sesamo leggermente macinati, e alla fine condito tutto con gomasio e alga nori.

Per i ciuffetti di cavolfiore preparo una salsa tiepida al miso d'orzo e zenzero, profumata al finocchietto.

E per onorare il pezzo forte del mio piatto stendo un letto di rucola e vi adagio i germogli.
Condisco il tutto con una leggera salsa alla senape, limone, shoyu e malto d'orzo.


E infine, quando anche la zucca è pronta (se tagliata a pezzi piuttosto piccoli bastano 10-15 minuti in forno) mi dedico alla preparazione del piatto. Passo dopo passo, lasciando che si componga da sè.

Il mio approccio era positivo, e il risultato mi ha premiato.
Un piatto con tanta energia: ingredienti diversi, vari stili di cottura, condimenti molteplici, presenza di più colori, ordine e creatività.

Proprio ciò di cui avevo voglia per una giornata che mi richiede molta energia intellettuale, grande presenza mentale, buona vitalità e forte carica comunicativa.

Stare in cucina è un pò come stare in un laboratorio artistico: scegli i colori, le consistenze dei materiali, l'effetto ricercato e componi. Il risultato è sempre un'opera nuova.


Ora scappo e vado a prendere il mio bimbo Francesco. Ci pensa lui a nutrire altra energia.

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