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Blog di Cristina Savi - Trovare nuovi modi per comunicare


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lunedì 29 aprile 2013

Il buongiorno si vede dal mattino



Giornata iniziata con una mattinana bizzarra. Direi buffa dal momento che ogni impegno che avevo da sbrigare mi ha messo di fronte a degli imprevisti. Complice la pioggia, e quindi tutto più complesso, direi che me la sono cavata piuttosto bene nel percorso ad ostacoli.

Ho anche preso la mia prima multa per un parcheggio azzardato a ridosso di un passaggio pedonale.
Che fare? Ricercare l'equilibrio. Già l'equilibrio e la concentrazione in tutta questa dispersione e distrazione.

La "cura"? Mettersi ai fornelli.
Tornata a casa, con un discreto appetito, un desiderio di manualità e una piacevole sensazione di poter dare un contributo personale al cambiamento quotidiano ho investito le mie energie in cucina (mio spazio di cura, creatività, affetto e ricerca).


La mia musa ispiratrice? L'energia ce muta. 


La teoria? Le 5 trasformazioni della Medicina Tradizionale Cinese

La pratica? Cercare armonia e gusto con alimenti, ingredienti, pentole, coltelli e fuoco
E così ho realizzato il mio pranzo con ciò che avevo in casa. 
La sensazione era la ricerca di semplicità ma con un gusto deciso. Il bisogno di yang, di concentrazione, ma anche di vitalità e calore.


Lavare e ridurre a ciuffetti i broccoli, farli sbollentare in acqua salata pochi minuti. Mantengono il loro verde brillante, restano "croccanti", e regalano al piatto colore e forma (in quanto inflorescenze della pianta sono l'espressione yin).

Cuocere il cavolo a fuoco lento e tagliato a listarelle sottili e uniformi. Verdura tonda, compatta, raccolta. Che agisce molto sulla concentrazione e sull'energia terra, che governa oltre allo stomaco anche milza e pancreas. 

Recuperare il riso di ieri e dargli tono con succo di limone e scorza grattuggiata. Riso integrale a chicco lungo, più yin del riso a chicco tondo. Riscaldato se ne rafforza il lato yang, con il sapore acido si nutre l'energia legno, la freschezza, la forza ascendente. Il riso è il cereale rappresentativo dell'energia metallo, un'energia profonda, discendente, riflessiva.

Tostare alcuni semi di sesamo e zucca, separatamente. I semi, tanto cari all'energia acqua (non avendo legumi pronti). Forza, vitalità, coraggio. Oltre a una considerevole scorta di sali minerali. 

E prima di comporre il piatto pensare alle salse di accompagnamento. E qui la sperimentazione.

Per i broccoli una salsa a base di Miso bianco (ispirata alla salsa giapponese karashimiso con alcune varianti). Ingredienti: miso bianco, senape gialla forte, limone e malto di riso (poco). L'obiettivo una salsa cremosa, con sapore agrodolce, con tutta la vitalità della fermentazione del miso bianco e di colore chiaro.
Per la decorazione del piatto e la ricerca di un carattere "forte" nel piatto la preparazione della riduzione con Shoyu e malto d'orzo. Decisamente saporita, da usare con il contagocce ma di sicuro effetto.

La polarità del mio piatto era quasi conclusa, ne ero soddisfatta; sentivo le energie presenti e l'alternanza tra gli opposti (lo yin e lo yang), una buona dose di vitamine, sali minerali, fibre, grassi (dai semi e dall'olio in cottura), glucidi. Insomma tutto ciò che poteva essermi utile per affrontare il pomeriggio con nuova energia.

Il cuore nel centro è la gratitudine, l'energia emotiva, l'incontro tra energie, il "mediatore" tra energia del cielo ed energia della terra, il "facilitatore" tra il sè e l'Altro.


Non esiste il piatto perfetto, esiste la quotidianità, il cercare di nutrirsi con consapevolezza e passione, il tentativo costante di ricreare nuovo equilibrio oggi, che non è quello di ieri e non sarà quello di domani.

E per finire, dal momento che amo le mele e non meno i dessert: mele con salsa di kuzu e zenzero. Per decorare vaniglia in polvere e mandorle tostate. 


L'obiettivo è sempre quello di ricercare il gusto con tradizione e innovazione, approfondire la conoscenza di yin e yang, conoscere gli alimenti, generare polarità nel piatto e divertirsi.

Tempo impiegato: un'ora scarsissima. 

"Non importa quanto ci impiegherai ad arrivare, ciò che conta è che sei partito"

domenica 17 marzo 2013

Incontro tra energie



Una delle prime cose che mi ha affascinato approcciando questo nuovo percorso di studi alimentare e leggendo (tanto) in merito alla cucina curativa, allo stile alimentare macrobiotico, alla cucina etica, alle ricette per i bambini è stato il concetto di energia del cibo.

Il cibo non più come mero conteggio calorico, peso, distinzione tra carboidrati, proteine e grassi, fonte di omega 3, acidi grassi, licopene, fitoestrogeni, etc… Tutto questo è una parte dell’alimentazione ma non l’unica. E’ la scienza ed è importante, ma il cibo è anche altro, anzi è bene capire che è soprattutto altro.

Il cibo è energia, e come tale sul nostro corpo e sulla nostra mente ha degli effetti  importanti.

Il cibo è l’ambiente, da esso nasce e con esso si fonde. Anche noi siamo l’ambiente, e quindi non possiamo che nutrirci in armonia con esso. Seguendo le regole della natura, l’alternanza delle stagioni, la naturalità degli alimenti, la natura dell’individuo, le condizioni climatiche.

E poi? Il cibo diventa il nostro corpo e la nostra mente, ciò che siamo e come stiamo.
Sembra retorica, filosofia spiccia, visione estrema a carattere spiritual chic, dottrina. Ma è semplicemente la natura che ognuno di noi può provare su di sé.

Cosa intendo per energia del cibo? Ciò che esso produce su di me
E non solo come alimento, ma come lo scelgo, come lo cucino e come lo mangio.
Mi spiego. 

Come scelgo? Come cucino? Come lo mangio?

In base alla classificazione generale: cereali, verdure, legumi, condimenti
In base al colore: rosso, giallo, bianco, nero, verde
In base alla condizione climatica: cibi più raffreddanti o riscaldanti, espansivi o contraenti.
In base al mio stato d’animo: eccitazione, tranquillità, stress, etc..
In base al bisogno quotidiano: se faccio attività fisica, se svolgo attività mentale, se mi relaziono con altri, se lo stato di salute non è ottimale, se voglio “coccolarmi”, se mi serve rafforzarmi
In base agli impegni: se ho più o meno tempo per stare in cucina, se cucino per me e il bimbo o per un pranzo tra amici, se è un pasto “curativo” /disintossicante o un pasto conviviale
In base all’effetto che voglio ottenere: cibi poco cotti, cotture lunghe, fritture, salamoia, cibi crudi
In base a dove sono: a casa, da amici, al ristorante. L’importante è star seduti, masticare, masticare, masticare, essere tranquilli, dedicare del tempo e che vi sia armonia.

Ogni giorno, in ogni pasto, avviene un incontro. Un incontro tra energie: del cibo, dell’uomo, dell’ambiente.

Quindi penso sempre alla natura del cibo, a chi lo cucina e con quale energia, e il luogo/spazio dove questo cibo viene consumato. Nella consapevolezza di ciò vi accorgete di quanto questo è importante e carico di significato per noi, su di noi, per gli altri.

Ora vado in cucina :-)