Buongiorno a tutti.
Quello di oggi è un post breve per informare, comunicare e condividere.
I progetti in merito alla diffusione di uno stile alimentare più sano si stanno via via realizzando (e chi segue questo blog sa di cosa sto parlando) e con piacere condivido su questo spazio anche l'ultimo progetto in programma tra pochi giorni.
Io e Lilla partiamo con il primo Corso Base di Cucina Naturale. Come già detto più volte, il modello di ispirazione è quello macrobiotico, inteso come nuova via verso una maggiore consapevolezza in cucina.
Laddove non è solo nostro obiettivo trasmettere un elenco di gustose ricette ma fornire molte indicazioni, teoriche e pratiche, affinchè la scelta e l'elaborazione del cibo che mettiamo in tavola, aldilà dell'importantissimo senso materiale del gusto, possa divenire la base per il benessere fisico e mentale.
Gli ingredienti: alimenti vegetali, prodotti di stagione, cibo naturale e biologico, colori, profumi.
Gli ingredienti extra: creatività, attività, divertimento, curiosità, approccio positivo e semplicità.
Da lasciare fuori dalla cucina: pregiudizi, preconcetti, schemi rigidi, la paura di sbagliare.
Questo primo corso apre la strada al calendario di pratica culinaria che andremo a proporre dall'autunno 2013 (per il corso sotto riportato le iscrizioni sono già chiuse).
Nel frattempo io continuo con le conferenze di Self Healing e anche su questo tema introdurrò nuove serate a partire da ottobre 2013.
La nostra filosofia: "La teoria senza pratica è inutile e la pratica senza teoria è
dannosa."
(Georges Ohsawa)
Per qualunque informazione in merito a corsi e seminari contattatemi a savi.cristina@tiscali.it oppure info@cristinasavi.it, e appena disponibile vi fornirò il calendario completo.
Buona domenica!
Non c'è niente di costante tranne il cambiamento
Blog di Cristina Savi - Trovare nuovi modi per comunicare
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domenica 5 maggio 2013
mercoledì 17 aprile 2013
Dulcis in fundo
Pensavo all'importanza di esserci e così ho deciso di
scrivere un post, seppur breve.
E il mostrare gratitudine è sempre un ottimo motivo per
comunicare.
Quindi grazie a chi ha partecipato anche all'incontro di
venerdì u.s. "Dolori e mal di testa", grazie per l'attenzione, grazie
per lo scambio di opinioni, grazie per l'interesse crescente mostrato, grazie
per la fiducia e soprattutto grazie per l'opportunità che mi offrite di
trasmettervi ciò che so e ciò che sento.
Parlare di dolori mi ha permesso di addentrarmi maggiormente
nel principio di yin e yang, sono proprio i dolori infatti la più
"semplice" via di comprensione di questo concetto.
Dove? Come? Quando? Non è un indovinello ma sono le domande
alle quali rispondere per individuare e classificare il dolore come yin o yang,
oppure yin e yang.
Fatto ciò non resta che capirne la causa. Cioè quali
alimenti possono peggiorare questo dolore? Quali accorgimenti sono possibili
con un nuovo stile alimentare?
Ad esempio un dolore penetrante, costante, profondo che
colpisce la parte posteriore della testa può essere interpretato come dolore
yang. E per questo si potrebbe fare attenzione, oltre allo stile di vita
(stressato, contratto e con poca vita all'aria aperta), agli alimenti
considerati più yang: cibo di origine animale, sale e prodotti da forno.
Insomma l'argomento è vasto ma iniziare a interessarsi può
essere un ottimo modo per apprezzare il potere energetico del cibo.
E per salutarvi, dulcis in fundo, vi propongo questa ricetta finita di preparare
poco fa come omaggio alla primavera e alle temperature estive.
Mousse alle fragole (dosi per 4-5 coppette)
1/2 litro di succo di mela
500 gr di fragole (perchè il gusto si deve sentire e non
solo immaginare)
2 e 1/2 C di agar agar in fiocchi
scorza grattuggiata di limone
Lavare le fragole e tagliarle a pezzetti. Mettere il succo di mela in una casseruola di acciaio, aggiungere l'agar agar e mettere sul fuoco. Continuando a mescolare portare a bollore (è importante mescolare per evitare che l'agar agar vada sul fondo della casseruola). Dopo 5 minuti aggiungere le fragole e continuare la cottura per altri 5 minuti aggiungendo la scorza grattuggiata di limone. Togliere dal fuoco e trasferire il tutto in un recipiente adatto (in vetro o acciaio) affinchè si raffreddi e solidifichi. A questo punto il kanten sarebbe pronto e si potrebbe consumare così (magari avendolo messo in piccole coppette), oppure (ed io lo preferisco) frullare tutto fino ad ottenere una mousse, riempire le coppette e mettere in frigorifero. Da servire fresco (non gelato).
E' un ottimo
dessert.
E per i prossimi appuntamenti in calendario vi segnalo questo link.
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