In occasione del world food day 2013.
Tanti buoni motivi per scegliere un'alimentazione a base vegetale.
Non c'è niente di costante tranne il cambiamento
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mercoledì 16 ottobre 2013
lunedì 3 giugno 2013
Uomo avvisato, polline scagionato.
Prime giornate di sole e risveglio della natura e dei pollini. Ho incontrato numerose persone con naso che colava e frequenti starnuti. Un problema diffuso: le allergie.
Come per il post precedente mi trovo qui a voler proporre una visione del disagio che non è ancora troppo comune: quella che lo lega all'alimentazione. Non si tratta di una visione "cibo-centrica", il cibo è parte di un insieme più complesso. Ma almeno iniziamo da qualche parte.
Aldilà della genetica, della predisposizione, dell'aumento dell'inquinamento, dei fattori di stress cosa possiamo fare noi? Partire dallo stile alimentare e dallo stile di vita. Come avevo già spiegato, a proposito dei livelli di cura, il processo virtuoso che porta al benessere parte proprio da ciò che è nostra responsabilità, e in questo possiamo racchiudere ciò che mangiamo, come lo cuciniamo e come viviamo. Non possiamo risolvere tutto ma possiamo fare molto.
E parlando di allergie questo è facilmente confermabile. Partendo dal sintomo, cerchiamo di capirne la causa e proviamo ad eliminarne i fattori determinanti. Solitamente con caratteristiche yin.
Quali i principali fattori?
- vita sedentaria
- troppo tempo in ambienti chiusi e protetti
- troppo stress
- eccesso di farmaci
- eccesso di latticini, compresi yogurt e gelati
- zucchero e bevande zuccherate, compresi succhi di frutta
- grassi saturi
- cibi raffinati
A cosa portano?
Indebolimento generale del sistema immunitario, che diviene ipersensibile agli allergeni presenti in natura (pollini, acari, etc)
Come migliorare nella pratica?
- masticare
- accompagnare l'eventuale consumo di cibo animale con molte verdure
- preferire alimenti e cotture con Energia Terra (miglio, verdure rotonde: cavoli, zucche, cipolle, cavolo cappuccio, etc e cotture lunghe)
- svolgere costante attività fisica all'aria aperta
- migliorare l'umore
- migliorare la postura
Quali alimenti eliminare almeno per un periodo?
- latte e latticini
- zucchero (attenzione anche a quello nascosto, ad esempio anche nel pane confezionato)
- caffè, cioccolato, banane e solanacee
- cibi raffinati
- alcol
- bevande di cereali, di soia o di mandorle
L'obiettivo finale?
Tornare ad armonizzarci con l'ambiente in cui si vive e nutrirsi secondo tradizione, stagione e territorio e secondo proprie esigenze fisiche e di stile di vita.
Una vita troppo sedentaria non richiede eccessi di cibo animale, cappuccini, brioche e gelati. Questi eccessi vengono "stoccati" in direzione delle vie d'uscita presenti nel nostro organismo, con la speranza di poter essere eliminati secondo propria natura (yin o yang).
E questo non vuol dire privarsi del piacere ma scoprire un nuovo stile alimentare, sperimentare una nuova possibilità di gusto, preferire la qualità alla facilità di reperire cibo scadente e pronto da consumare, conoscere le potenzialità degli alimenti naturali e il loro utilizzo in cucina.
Ognuno di noi può imparare a cogliere i segnali di disagio e riconoscere gli effetti di particolari alimenti sul proprio corpo e la propria mente. E soprattutto potrà capire quando è troppo e decidere di cambiare. E' la ripetizione di abitudini e consumi che crea il problema non l'eccezione.
Less is more!
Come per il post precedente mi trovo qui a voler proporre una visione del disagio che non è ancora troppo comune: quella che lo lega all'alimentazione. Non si tratta di una visione "cibo-centrica", il cibo è parte di un insieme più complesso. Ma almeno iniziamo da qualche parte.
Aldilà della genetica, della predisposizione, dell'aumento dell'inquinamento, dei fattori di stress cosa possiamo fare noi? Partire dallo stile alimentare e dallo stile di vita. Come avevo già spiegato, a proposito dei livelli di cura, il processo virtuoso che porta al benessere parte proprio da ciò che è nostra responsabilità, e in questo possiamo racchiudere ciò che mangiamo, come lo cuciniamo e come viviamo. Non possiamo risolvere tutto ma possiamo fare molto.
E parlando di allergie questo è facilmente confermabile. Partendo dal sintomo, cerchiamo di capirne la causa e proviamo ad eliminarne i fattori determinanti. Solitamente con caratteristiche yin.
Quali i principali fattori?
- vita sedentaria
- troppo tempo in ambienti chiusi e protetti
- troppo stress
- eccesso di farmaci
- eccesso di latticini, compresi yogurt e gelati
- zucchero e bevande zuccherate, compresi succhi di frutta
- grassi saturi
- cibi raffinati
A cosa portano?
Indebolimento generale del sistema immunitario, che diviene ipersensibile agli allergeni presenti in natura (pollini, acari, etc)
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Immagine tratta da: http://www.forumtriumphchepassione.com |
Come migliorare nella pratica?
- masticare
- accompagnare l'eventuale consumo di cibo animale con molte verdure
- preferire alimenti e cotture con Energia Terra (miglio, verdure rotonde: cavoli, zucche, cipolle, cavolo cappuccio, etc e cotture lunghe)
- svolgere costante attività fisica all'aria aperta
- migliorare l'umore
- migliorare la postura
Quali alimenti eliminare almeno per un periodo?
- latte e latticini
- zucchero (attenzione anche a quello nascosto, ad esempio anche nel pane confezionato)
- caffè, cioccolato, banane e solanacee
- cibi raffinati
- alcol
- bevande di cereali, di soia o di mandorle
L'obiettivo finale?
Tornare ad armonizzarci con l'ambiente in cui si vive e nutrirsi secondo tradizione, stagione e territorio e secondo proprie esigenze fisiche e di stile di vita.
Una vita troppo sedentaria non richiede eccessi di cibo animale, cappuccini, brioche e gelati. Questi eccessi vengono "stoccati" in direzione delle vie d'uscita presenti nel nostro organismo, con la speranza di poter essere eliminati secondo propria natura (yin o yang).
E questo non vuol dire privarsi del piacere ma scoprire un nuovo stile alimentare, sperimentare una nuova possibilità di gusto, preferire la qualità alla facilità di reperire cibo scadente e pronto da consumare, conoscere le potenzialità degli alimenti naturali e il loro utilizzo in cucina.
Ognuno di noi può imparare a cogliere i segnali di disagio e riconoscere gli effetti di particolari alimenti sul proprio corpo e la propria mente. E soprattutto potrà capire quando è troppo e decidere di cambiare. E' la ripetizione di abitudini e consumi che crea il problema non l'eccezione.
Less is more!
domenica 2 giugno 2013
La pelle. Aiutiamola a eliminare!
M'ispiro ad un post presente in un gruppo di mamme di cui faccio parte su facebook.
La domanda era: qualcuna di voi mi può dare info sulla dermatite atopica? E tra le risposte, quella di particolare interesse e ispirazione era quella di Laura Castellarin. Lei è ostetrica "illuminata" che opera presso ASL VCO e che ho avuto la fortuna di seguire in un paio di occasioni durante la mia gravidanza circa tre anni fa. Ma sorvolando sulla sua esperienza professionale in tale post esprimeva la propria esperienza di mamma attenta.
Tale argomento mi fa venire in mente anche una conferenza, presso l'asilo nido in cui va Francesco, di alcuni mesi fa tenuta da una stimata allergologa locale. E anche in questo contesto, alla domanda sulla dermatite atopica, che affligge sempre più bimbi in età pediatrica, la risposta è stata che essa va e viene, si deve tenere e controllare con creme per alleviare l'eventuale prurito ma non passa. Tanto meno pensare che sia in alcun modo influenzata dall'alimentazione. Lei naturalmente si basava sull'evidenza scientifica.
Ora non volendo esprimere opinioni in tal senso vorrei semplicemente dare il mio contributo sull'argomento, ritendo invece che lo stile alimentare abbia un ruolo chiave anche nei problemi che affligono la pelle e quindi la dermatite. Partendo dal fatto che esiste una predisposizione e una debolezza più marcata in alcuni rispetto ad altri.
La pelle è uno degli organi di eliminazione, insieme a reni, intestino e polmoni. E come tale un'eccesso di sostanze alimentari che non sono necessarie al nostro organismo, e in eccesso, trovano vie d'uscita via via più affini alla propria natura.
Nei problemi di pelle, uno dei problemi fondamentali è la sovranutrizione che causa uno strato di grasso sottocutaneo, che impedisce la normale traspirazione della pelle e l'eliminazione naturale di tossine.
In particolare gli alimenti considerati più dannosi sono latticini, grassi animali, olio e zucchero.
Basti pensare che in Italia il consumo pro-capite annuo di latte, nel 2010, era pari a 53 kg, mentre quello di formaggi 23 kg (fonte ISMEA) e quello di zucchero 26 kg pro-capite annuo (FONTE Fedealimentare 2007). Il problema sono gli eccessi.
Per capire meglio il discorso che andrò a fare è necessario avere chiaro la distinzione tra alimenti yin e alimenti yang.
Gli alimenti eccessivamente yang (in particolare grassi animali e troppi prodotti da forno, secchi e duri) generano accumuli nelle zone centrali del corpo, questo eccesso di yang attira lo yin che dovrebbe invece fluire normalmente attraverso la pelle.
E per i vari problemi che affliggono la pelle (psoriasi, acne, dermatite, brufoli, vitiligine) è interessante capire quali sono gli organi "centrali" che, a seconda dei casi, vengono più indeboliti o eccessivamente stimolati. Tra questi organi: milza/pancreas, reni e fegato. E soprattutto quando si presentano i problemi con maggiore intensità. Ad esempio problemi che peggiorano d'inverno e con il freddo sono più legati ai reni, mentre problemi legati al fegato peggiorano d'estate.
E in tutto questo, ancora una volta, verificare in quale parte del corpo si manifestano i disturbi e con quale manifestazione. Ad esempio manifestazioni nella parte alta del corpo con eritema e vescicole, rossore eccessivo sono più yin, e le cause più comuni sono latticini, dolci, gelati e zucchero e olio. Mentre eczemi molto duri o psoriasi sono causati soprattutto da salumi, formaggi stagionati e carni salate. E solitamente si manifestano nelle zone del corpo con meno grasso (come mani, gomiti, etc)
La dermatite sta nel mezzo, bisogna porre attenzione sia ad eccessi yin che yang, anche a seconda delle zone in cui si manifesta. Per quelle dermatiti nelle giunture interne di ginocchia e gomiti (zone considerate yin-yang) l'attenzione va posta a farine cotte al forno con aggiunta di olio (tipico dei prodotti dolciari confezionati), oltre a gelati, yogurt, zucchero ed eccesso di sale. Da non dimenticare inoltre che anche le bevande di cereali o soia, possono generare, nei soggetti più sensibili problemi di pelle in quanto contengono olio. Si consiglia infatti, in particolare nel caso di bevanda di soia di cuocerla sempre, altrimenti l'effetto sul corpo è troppo forte. Porre attenzione anche alla frutta secca, in particolare se si hanno manifestazioni cutanee di origine yin (come alcune dermatiti, brufoli e vitiligine), in quanto molto ricca d'olio.
In tutti i casi di problemi alla pelle, l'alimentazione dovrebbe essere quanto più possibile "pulita". Per un certo periodo concentrarsi sulla base della piramide alimentare, in particolare su cereali integrali, verdure (tante e di tutte le varietà, escluse le solanacee) e legumi e derivati (con consumo moderato di tofu). Con l'aggiunta di dolci di buona qualità, possibilmente preparati in casa e con l'aggiunta di malto di cereali al posto di zucchero e condimenti che possano rafforzare il corpo senza irrigidirlo. E per il resto limitare il consumo ad occasioni, eccezioni, festività, vacanze, etc... La salute si costruisce con la quotidianità e la sapienza sta nella flessibilità.
In particolare con i bambini è importante non essere eccessivamente rigidi, ma piuttosto dar loro il buon esempio. E cercare laddove possibile di limitare gli eccessi. Soprattutto latticini, zucchero, cioccolato e olio. E non dimenticare l'ingrediente fondamentale: il buon senso!!!
Approfondiremo l'argomento, che di sicuro è vasto e meriterebbe più spazio, in autunno nel corso della conferenza "Pelle e capelli", che sto pensando di organizzare insieme a quella " Allergie e sistema immunitario".
La domanda era: qualcuna di voi mi può dare info sulla dermatite atopica? E tra le risposte, quella di particolare interesse e ispirazione era quella di Laura Castellarin. Lei è ostetrica "illuminata" che opera presso ASL VCO e che ho avuto la fortuna di seguire in un paio di occasioni durante la mia gravidanza circa tre anni fa. Ma sorvolando sulla sua esperienza professionale in tale post esprimeva la propria esperienza di mamma attenta.
Tale argomento mi fa venire in mente anche una conferenza, presso l'asilo nido in cui va Francesco, di alcuni mesi fa tenuta da una stimata allergologa locale. E anche in questo contesto, alla domanda sulla dermatite atopica, che affligge sempre più bimbi in età pediatrica, la risposta è stata che essa va e viene, si deve tenere e controllare con creme per alleviare l'eventuale prurito ma non passa. Tanto meno pensare che sia in alcun modo influenzata dall'alimentazione. Lei naturalmente si basava sull'evidenza scientifica.
Ora non volendo esprimere opinioni in tal senso vorrei semplicemente dare il mio contributo sull'argomento, ritendo invece che lo stile alimentare abbia un ruolo chiave anche nei problemi che affligono la pelle e quindi la dermatite. Partendo dal fatto che esiste una predisposizione e una debolezza più marcata in alcuni rispetto ad altri.
La pelle è uno degli organi di eliminazione, insieme a reni, intestino e polmoni. E come tale un'eccesso di sostanze alimentari che non sono necessarie al nostro organismo, e in eccesso, trovano vie d'uscita via via più affini alla propria natura.
Nei problemi di pelle, uno dei problemi fondamentali è la sovranutrizione che causa uno strato di grasso sottocutaneo, che impedisce la normale traspirazione della pelle e l'eliminazione naturale di tossine.
In particolare gli alimenti considerati più dannosi sono latticini, grassi animali, olio e zucchero.
Basti pensare che in Italia il consumo pro-capite annuo di latte, nel 2010, era pari a 53 kg, mentre quello di formaggi 23 kg (fonte ISMEA) e quello di zucchero 26 kg pro-capite annuo (FONTE Fedealimentare 2007). Il problema sono gli eccessi.
Per capire meglio il discorso che andrò a fare è necessario avere chiaro la distinzione tra alimenti yin e alimenti yang.
Gli alimenti eccessivamente yang (in particolare grassi animali e troppi prodotti da forno, secchi e duri) generano accumuli nelle zone centrali del corpo, questo eccesso di yang attira lo yin che dovrebbe invece fluire normalmente attraverso la pelle.
E per i vari problemi che affliggono la pelle (psoriasi, acne, dermatite, brufoli, vitiligine) è interessante capire quali sono gli organi "centrali" che, a seconda dei casi, vengono più indeboliti o eccessivamente stimolati. Tra questi organi: milza/pancreas, reni e fegato. E soprattutto quando si presentano i problemi con maggiore intensità. Ad esempio problemi che peggiorano d'inverno e con il freddo sono più legati ai reni, mentre problemi legati al fegato peggiorano d'estate.
E in tutto questo, ancora una volta, verificare in quale parte del corpo si manifestano i disturbi e con quale manifestazione. Ad esempio manifestazioni nella parte alta del corpo con eritema e vescicole, rossore eccessivo sono più yin, e le cause più comuni sono latticini, dolci, gelati e zucchero e olio. Mentre eczemi molto duri o psoriasi sono causati soprattutto da salumi, formaggi stagionati e carni salate. E solitamente si manifestano nelle zone del corpo con meno grasso (come mani, gomiti, etc)
La dermatite sta nel mezzo, bisogna porre attenzione sia ad eccessi yin che yang, anche a seconda delle zone in cui si manifesta. Per quelle dermatiti nelle giunture interne di ginocchia e gomiti (zone considerate yin-yang) l'attenzione va posta a farine cotte al forno con aggiunta di olio (tipico dei prodotti dolciari confezionati), oltre a gelati, yogurt, zucchero ed eccesso di sale. Da non dimenticare inoltre che anche le bevande di cereali o soia, possono generare, nei soggetti più sensibili problemi di pelle in quanto contengono olio. Si consiglia infatti, in particolare nel caso di bevanda di soia di cuocerla sempre, altrimenti l'effetto sul corpo è troppo forte. Porre attenzione anche alla frutta secca, in particolare se si hanno manifestazioni cutanee di origine yin (come alcune dermatiti, brufoli e vitiligine), in quanto molto ricca d'olio.
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Immagine tratta da www.ilfattoalimentare.it |
In particolare con i bambini è importante non essere eccessivamente rigidi, ma piuttosto dar loro il buon esempio. E cercare laddove possibile di limitare gli eccessi. Soprattutto latticini, zucchero, cioccolato e olio. E non dimenticare l'ingrediente fondamentale: il buon senso!!!
Approfondiremo l'argomento, che di sicuro è vasto e meriterebbe più spazio, in autunno nel corso della conferenza "Pelle e capelli", che sto pensando di organizzare insieme a quella " Allergie e sistema immunitario".
sabato 18 maggio 2013
Donna & Co. ... Arrivo!
Buongiorno a tutti.
Si continua a parlare di Donna.
E dopo la conferenza di ieri sera, di cui potete leggere qui, avrò l'opportunita di toccare i temi cari alla salute della Donna anche in occasione della seconda edizione di "Donna & Co. - Tutte noi ... donne uniche e speciali del VCO" (che onore quindi) prevista per sabato 25 maggio 2013, e che si svolgerà attorno a Piazza Ranzoni a Verbania Intra.
L'inaugurazione avverrà attorno alle 10 e molte sono le attività in programma compresi banchi e marcatini di artiste del VCO, esposizione di auto storiche e laboratori per bambini.
Non mancherà la possibilità di conoscere le varie associazioni della Provincia che si promuovono per l'intera gionata. Dalle 18 concerto coro La Piana e alle ore 20 sfilata "il riciclo va ... di moda"
Ma veniamo alle "chiacchere" e facciamone quattro a partire dalle 10.45. E' fitto il calendario di interventi che con professionalità e umiltà vedranno susseguirsi interventi di Donne esperte della nostra provincia su diversi argomenti: lavoro, volontariato, famiglia, sport, benessere, salute, etc ...
E veniamo a noi e alla telefonata che ho ricevuto dalla vulcanica Presidente di Cuori di Donna, Debora Fonio, che mi dice: "Perchè non partecipi anche tu?" e il suo tono e la sua energia lasciano poco spazio al dubbio, e la mia passione e la mia incoscienza pure.
E così tra risa e ricordi che risalgono a tre anni fa (di cui racconterò in sede di intervento) eccomi a far parte del "team" che a partire dalle ore 15.15 affronterà il tema "Le Donne salute e benessere".
E' un occasione per parlare una volta di più dell'importanza dell'alimentazione e dello stile di vita per superare o migliorare molti disturbi che affliggono la famiglia, e in questo caso particolare la Donna.
Capiremo come sia possibile attraverso piccoli accorgimenti, dopo aver capito la causa dei problemi, migliorare disagi legati a mestruo, menopausa e osteoporosi.
Ma ciò che più conta è la possibilità di portare il proprio contributo alla manifestazione (onorevole) e alle idee, aver voglia di condividere e, con approccio positivo, divertirsi.
Io ci sarò. Vi aspetto!
Si continua a parlare di Donna.
E dopo la conferenza di ieri sera, di cui potete leggere qui, avrò l'opportunita di toccare i temi cari alla salute della Donna anche in occasione della seconda edizione di "Donna & Co. - Tutte noi ... donne uniche e speciali del VCO" (che onore quindi) prevista per sabato 25 maggio 2013, e che si svolgerà attorno a Piazza Ranzoni a Verbania Intra.
L'inaugurazione avverrà attorno alle 10 e molte sono le attività in programma compresi banchi e marcatini di artiste del VCO, esposizione di auto storiche e laboratori per bambini.
Non mancherà la possibilità di conoscere le varie associazioni della Provincia che si promuovono per l'intera gionata. Dalle 18 concerto coro La Piana e alle ore 20 sfilata "il riciclo va ... di moda"
Ma veniamo alle "chiacchere" e facciamone quattro a partire dalle 10.45. E' fitto il calendario di interventi che con professionalità e umiltà vedranno susseguirsi interventi di Donne esperte della nostra provincia su diversi argomenti: lavoro, volontariato, famiglia, sport, benessere, salute, etc ...
E veniamo a noi e alla telefonata che ho ricevuto dalla vulcanica Presidente di Cuori di Donna, Debora Fonio, che mi dice: "Perchè non partecipi anche tu?" e il suo tono e la sua energia lasciano poco spazio al dubbio, e la mia passione e la mia incoscienza pure.
E così tra risa e ricordi che risalgono a tre anni fa (di cui racconterò in sede di intervento) eccomi a far parte del "team" che a partire dalle ore 15.15 affronterà il tema "Le Donne salute e benessere".
E' un occasione per parlare una volta di più dell'importanza dell'alimentazione e dello stile di vita per superare o migliorare molti disturbi che affliggono la famiglia, e in questo caso particolare la Donna.
Capiremo come sia possibile attraverso piccoli accorgimenti, dopo aver capito la causa dei problemi, migliorare disagi legati a mestruo, menopausa e osteoporosi.
Ma ciò che più conta è la possibilità di portare il proprio contributo alla manifestazione (onorevole) e alle idee, aver voglia di condividere e, con approccio positivo, divertirsi.
Io ci sarò. Vi aspetto!
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giovedì 9 maggio 2013
Un piatto di energia
Buongiorno a tutti.
Dopo una mattinata trascorsa "incastrando" vari impegni e, complice un bel clima primaverile, anche occasione per fare due passi tra un appuntamento e l'altro, a casa per prepararmi un piatto di "energia".
Auto parcheggiata per bene (giusto per evitare altre multe) e sgambettando per le vie del centro di Intra sentivo la mia energia salire.
Sono grata al meteo, al territorio e a tutte le soddisfazioni che sto avendo in questo periodo. Mi sento "fortunata" per la possibilità che ho di fare e comunicare ciò che mi piace.
Giunta a casa. Ore 13.
Un giro in giardino e la raccolta: salvia, rosmarino, finocchietto e viole del pensiero.
Ingresso in cucina. Resto affascinata dai miei germogli di alfa alfa (primo per la riuscita, secondo per il loro aspetto). Trasmettono vitalità, forza, energia ascendente, unione, allegria.
Ho voglia di freschezza, di colori, di sapori delicati, di varietà e di bellezza.
Questa mattina prima di uscire ho cotto del miglio e scottato un cavolfiore.
Che fare? Cosa voglio nel mio piatto?
Ho metà zucca (una okkaido, rimanenza invernale), della rucola e dei piselli.
Da subito taglio la zucca a quadrotti irregolari con la buccia (già pulita quando ho preparato la prima metà), la metto in una teglia coperta con carta da forno e condisco con olio di sesamo e shoyu, un pò di aromi del giardino e inforno a 170 °C.
Scotto i pisellini e li unisco al miglio, scaldo il tutto leggermente e insaporisco con del basilico fresco e miso bianco. Nell'elaborare le mie piccole "canoe rovesciate" (quenelles fa troppo chef) ho aggiunto dei semi di sesamo leggermente macinati, e alla fine condito tutto con gomasio e alga nori.
Per i ciuffetti di cavolfiore preparo una salsa tiepida al miso d'orzo e zenzero, profumata al finocchietto.
E per onorare il pezzo forte del mio piatto stendo un letto di rucola e vi adagio i germogli.
Condisco il tutto con una leggera salsa alla senape, limone, shoyu e malto d'orzo.
E infine, quando anche la zucca è pronta (se tagliata a pezzi piuttosto piccoli bastano 10-15 minuti in forno) mi dedico alla preparazione del piatto. Passo dopo passo, lasciando che si componga da sè.
Il mio approccio era positivo, e il risultato mi ha premiato.
Un piatto con tanta energia: ingredienti diversi, vari stili di cottura, condimenti molteplici, presenza di più colori, ordine e creatività.
Proprio ciò di cui avevo voglia per una giornata che mi richiede molta energia intellettuale, grande presenza mentale, buona vitalità e forte carica comunicativa.
Stare in cucina è un pò come stare in un laboratorio artistico: scegli i colori, le consistenze dei materiali, l'effetto ricercato e componi. Il risultato è sempre un'opera nuova.
Ora scappo e vado a prendere il mio bimbo Francesco. Ci pensa lui a nutrire altra energia.
Dopo una mattinata trascorsa "incastrando" vari impegni e, complice un bel clima primaverile, anche occasione per fare due passi tra un appuntamento e l'altro, a casa per prepararmi un piatto di "energia".
Auto parcheggiata per bene (giusto per evitare altre multe) e sgambettando per le vie del centro di Intra sentivo la mia energia salire.
Sono grata al meteo, al territorio e a tutte le soddisfazioni che sto avendo in questo periodo. Mi sento "fortunata" per la possibilità che ho di fare e comunicare ciò che mi piace.
Giunta a casa. Ore 13.
Un giro in giardino e la raccolta: salvia, rosmarino, finocchietto e viole del pensiero.
Ingresso in cucina. Resto affascinata dai miei germogli di alfa alfa (primo per la riuscita, secondo per il loro aspetto). Trasmettono vitalità, forza, energia ascendente, unione, allegria.
Ho voglia di freschezza, di colori, di sapori delicati, di varietà e di bellezza.
Questa mattina prima di uscire ho cotto del miglio e scottato un cavolfiore.
Che fare? Cosa voglio nel mio piatto?
Ho metà zucca (una okkaido, rimanenza invernale), della rucola e dei piselli.
Da subito taglio la zucca a quadrotti irregolari con la buccia (già pulita quando ho preparato la prima metà), la metto in una teglia coperta con carta da forno e condisco con olio di sesamo e shoyu, un pò di aromi del giardino e inforno a 170 °C.
Scotto i pisellini e li unisco al miglio, scaldo il tutto leggermente e insaporisco con del basilico fresco e miso bianco. Nell'elaborare le mie piccole "canoe rovesciate" (quenelles fa troppo chef) ho aggiunto dei semi di sesamo leggermente macinati, e alla fine condito tutto con gomasio e alga nori.
Per i ciuffetti di cavolfiore preparo una salsa tiepida al miso d'orzo e zenzero, profumata al finocchietto.
E per onorare il pezzo forte del mio piatto stendo un letto di rucola e vi adagio i germogli.
Condisco il tutto con una leggera salsa alla senape, limone, shoyu e malto d'orzo.
E infine, quando anche la zucca è pronta (se tagliata a pezzi piuttosto piccoli bastano 10-15 minuti in forno) mi dedico alla preparazione del piatto. Passo dopo passo, lasciando che si componga da sè.
Il mio approccio era positivo, e il risultato mi ha premiato.
Un piatto con tanta energia: ingredienti diversi, vari stili di cottura, condimenti molteplici, presenza di più colori, ordine e creatività.
Proprio ciò di cui avevo voglia per una giornata che mi richiede molta energia intellettuale, grande presenza mentale, buona vitalità e forte carica comunicativa.
Stare in cucina è un pò come stare in un laboratorio artistico: scegli i colori, le consistenze dei materiali, l'effetto ricercato e componi. Il risultato è sempre un'opera nuova.
Ora scappo e vado a prendere il mio bimbo Francesco. Ci pensa lui a nutrire altra energia.
sabato 20 aprile 2013
Non tutti i mali vengono per nuocere
Prevista pioggia anche intensa. Queste le previsioni meteo
per le prossime ore.
Le temperature si sono abbassate rispetto al clima quasi
estivo delle scorse giornate.
Il nostro corpo e la nostra mente sono in continuo sforzo di
"assestamento" in questo anomalo cambio di stagione.
E' facile sentirsi spossati, con bassa energia vitale, a
tratti fatica nella concentrazione e difficoltà a sprigionare la forza
ascendente caratteristica della stagione primaverile.
Ma il nostro obiettivo è quello di sentirci in armonia con
l'ambiente, il tempo e le stagioni.
Come? Nutrendo la mente e gli organi specifici
con ciò di cui hanno più bisogno.
Il fegato arriva a questo appuntamento stagionale un pò
affaticato e "carico", complici: alimenti più yang e contraenti
assunti nel periodo invernale, la mancanza di vita all'aria aperta e la scarsa
attività fisica, cibi troppo cotti o cotti al forno e lo scarso consumo di verdure al dente e
appena scottate.
I reni possono presentarsi un pò "scarichi", indeboliti dal
freddo e umido dell'inverno, e così farci sentire più stanchi e stressati. Viaggi
troppo lunghi, vita frenetica e poco riposo non fanno che rendere ancora più
deboli i "motori" del nostro organismo.
E questo è il periodo peggiore, o meglio lo è la fine
dell'inverno, ma quest'anno questo confine temporale non è ben delineato e il
nostro corpo continua a rimandare la propria naturale trasformazione verso una
ritrovata energia primaverile.
Cerchiamo allora di aiutare il corpo a rilassarsi. Usiamo
questa giornata per qualche buon rimedio:
- una sauna (che ci aiuta a "buttar fuori" tutto
lo yang)
- un bagno caldo con un kg di sale (che aiuta e rafforza i
reni), oppure un pediluvio caldo con sale
- una buona tazza di succo di mela caldo (ci aiuta a
rilassarci)
- alcuni esercizi di stiramento muscolare e respirazione
profonda
E a tavola lasciamo ancora un pò di spazio a una cremosa
vellutata di verdure dolci (zucca, carote e cipolle) insaporita con qualche
goccia di zenzero e del prezzemolo fresco tritato.
E a seguire un buon orzotto (orzo cotto a modi risotto) con
carciofi, o altra verdura, e pinoli tostati, finocchi e carote saltati e
serviti con una crema di tahin e infine azuki stufati (e se non avete messo a
bagno alcun legume, potete ricorrere a tofu al forno o "strapazzato"
in padella con cipolle e curcuma). E sul piatto alcune foglie di rucola con alcune
gocce di limone e shoyu.
Insomma possiamo davvero farci del bene, anche quando
guardando fuori dalla finestra potrebbe apparire il contrario.
Per oggi teniamo a mente queste due C: calore e colore.
mercoledì 17 aprile 2013
Dulcis in fundo
Pensavo all'importanza di esserci e così ho deciso di
scrivere un post, seppur breve.
E il mostrare gratitudine è sempre un ottimo motivo per
comunicare.
Quindi grazie a chi ha partecipato anche all'incontro di
venerdì u.s. "Dolori e mal di testa", grazie per l'attenzione, grazie
per lo scambio di opinioni, grazie per l'interesse crescente mostrato, grazie
per la fiducia e soprattutto grazie per l'opportunità che mi offrite di
trasmettervi ciò che so e ciò che sento.
Parlare di dolori mi ha permesso di addentrarmi maggiormente
nel principio di yin e yang, sono proprio i dolori infatti la più
"semplice" via di comprensione di questo concetto.
Dove? Come? Quando? Non è un indovinello ma sono le domande
alle quali rispondere per individuare e classificare il dolore come yin o yang,
oppure yin e yang.
Fatto ciò non resta che capirne la causa. Cioè quali
alimenti possono peggiorare questo dolore? Quali accorgimenti sono possibili
con un nuovo stile alimentare?
Ad esempio un dolore penetrante, costante, profondo che
colpisce la parte posteriore della testa può essere interpretato come dolore
yang. E per questo si potrebbe fare attenzione, oltre allo stile di vita
(stressato, contratto e con poca vita all'aria aperta), agli alimenti
considerati più yang: cibo di origine animale, sale e prodotti da forno.
Insomma l'argomento è vasto ma iniziare a interessarsi può
essere un ottimo modo per apprezzare il potere energetico del cibo.
E per salutarvi, dulcis in fundo, vi propongo questa ricetta finita di preparare
poco fa come omaggio alla primavera e alle temperature estive.
Mousse alle fragole (dosi per 4-5 coppette)
1/2 litro di succo di mela
500 gr di fragole (perchè il gusto si deve sentire e non
solo immaginare)
2 e 1/2 C di agar agar in fiocchi
scorza grattuggiata di limone
Lavare le fragole e tagliarle a pezzetti. Mettere il succo di mela in una casseruola di acciaio, aggiungere l'agar agar e mettere sul fuoco. Continuando a mescolare portare a bollore (è importante mescolare per evitare che l'agar agar vada sul fondo della casseruola). Dopo 5 minuti aggiungere le fragole e continuare la cottura per altri 5 minuti aggiungendo la scorza grattuggiata di limone. Togliere dal fuoco e trasferire il tutto in un recipiente adatto (in vetro o acciaio) affinchè si raffreddi e solidifichi. A questo punto il kanten sarebbe pronto e si potrebbe consumare così (magari avendolo messo in piccole coppette), oppure (ed io lo preferisco) frullare tutto fino ad ottenere una mousse, riempire le coppette e mettere in frigorifero. Da servire fresco (non gelato).
E' un ottimo
dessert.
E per i prossimi appuntamenti in calendario vi segnalo questo link.
mercoledì 10 aprile 2013
M'ama, non m'ama
Titolo insolito ispirato dalla natura e dal ricordo
dell'infanzia.
Complice un controllo biennale dall'oculista mi son trovata
per la quasi totalità della mattina con vista annebbiata, divieto di mettermi
alla guida (a rischio l'incolumità dei perdoni) e l'impossibilità di leggere qualsiasi cosa che non fosse stato
scritto in stampatello e di dimensione 50x70 cm a lettera.
Quindi ho passeggiato all'aria aperta, alla ricerca di tanto
verde e di un contatto diretto con la natura. E cammina- cammina, la mia mente
lavora-lavora (come sempre, del resto per il ki delle 9 stelle il mio secondo
numero, quello legato alla comunicazione e al pensiero, è 9. Il che significa
mente super-attiva. Ma questo è un altro discorso e lo tratteremo poi.)
Pensavo al risveglio della vegetazione dopo il lungo
inverno, a tutte le "erbe" di colore verde che stanno coprendo i prati e pensavo a quanto bene stavano stamane fiori e piante quando finalmente
sono stati illuminati e riscaldati dal sole.
E ho iniziato a riflettere sullo
yin e sullo yang intorno a me. Di come questa polarità universale fosse presente
ovunque.
Sono incappata in una distesa di "pratoline", le piccole margheritine di prato che
rappresentano benissimo questo concetto di equilibrio tra espansivo e
contraente.
I fiori sono la parte yin della pianta, e più sono ricchi di
polline e petali che si aprono a raggiera e più sono yin. Con energia
espansiva. La pratolina è molto yin.
Al calar della sera, di notte, tutti elementi yin, e fino ai
primi raggi solari le pratoline sono chiuse, con le corolle come contratte, già
perchè yin respinge yin (il fiore si
chiude) e il freddo contrae. Così la pratolina assume caratteristica yang:
contratta.
Poi con il calore solare e la luce (fattori yang), la margherita
si riapre, come in un stiramento totale alla sua massima espansione. Torna alla
condizione yin.
Ho immaginato questo piccolo fiore nella sua alternanza di
apertura e chiusura in perfetta armonia con l'ambiente circostante. Ho pensato
al cuore (e per questo forse si usava questo fiore per il tradizionale
"m'ama, non m'ama") e all'apertura e chiusura della mano nel gesto di
salutare.
Ho deciso di raccoglierne alcune, chiuse e aperte, e
portarle a casa:
1) per sperimentare un effetto scenografico, scoperto un
anno fa da Maria Cristina Pasquali durante un corso sul consumo delle erbe
spontanee.
Ho preparato il brodo con carote e sedano per potermi fare
la zuppa di miso semplice. N.d.r.: il miso è ricco di fermenti vivi, risolve
molti problemi digestivi e consumato prima del pasto sotto forma di zuppa aiuta
proprio la digestione. Oltre ad essere uno straordinario alleato dell'intestino
e un elemento di grandi qualità "energetiche"( Lo vedremo nel
dettaglio durante il corso base di cucina).
E per finire la conferma: il calore umido, se vi
è contrazione e tensione aiuta a rilassare e a distendere. Ne parleremo venerdì sera durante la conferenza. E grazie pratoline per
questa lezione odierna!
2) e per portare bellezza e primavera tra le stanze
Vi auguro una buona giornata, buoni pensieri e vi consiglio
di camminare all'aria aperta.
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