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lunedì 3 giugno 2013

Uomo avvisato, polline scagionato.

Prime giornate di sole e risveglio della natura e dei pollini. Ho incontrato numerose persone con naso che colava e frequenti starnuti. Un problema diffuso: le allergie.

Come per il post precedente mi trovo qui a voler proporre una visione del disagio che non è ancora troppo comune: quella che lo lega all'alimentazione. Non si tratta di una visione "cibo-centrica", il cibo è parte di un insieme più complesso. Ma almeno iniziamo da qualche parte.

Aldilà della genetica, della predisposizione, dell'aumento dell'inquinamento, dei fattori di stress cosa possiamo fare noi? Partire dallo stile alimentare e dallo stile di vita. Come avevo già spiegato, a proposito dei livelli di cura, il processo virtuoso che porta al benessere parte proprio da ciò che è nostra responsabilità, e in questo possiamo racchiudere ciò che mangiamo, come lo cuciniamo e come viviamo. Non possiamo risolvere tutto ma possiamo fare molto.



E parlando di allergie questo è facilmente confermabile. Partendo dal sintomo, cerchiamo di capirne la causa e proviamo ad eliminarne i fattori determinanti. Solitamente con caratteristiche yin.

Quali i principali fattori?
- vita sedentaria
- troppo tempo in ambienti chiusi e protetti
- troppo stress
- eccesso di farmaci
- eccesso di latticini, compresi yogurt e gelati
- zucchero e bevande zuccherate, compresi succhi di frutta
- grassi saturi
- cibi raffinati 

A cosa portano?
Indebolimento generale del sistema immunitario, che diviene ipersensibile agli allergeni presenti in natura (pollini, acari, etc)

Immagine tratta da: http://www.forumtriumphchepassione.com

Come migliorare nella pratica?
- masticare
- accompagnare l'eventuale consumo di cibo animale con molte verdure
- preferire alimenti e cotture con Energia Terra (miglio, verdure rotonde: cavoli, zucche, cipolle, cavolo cappuccio, etc e cotture lunghe)
- svolgere costante attività fisica all'aria aperta
- migliorare l'umore
- migliorare la postura

Quali alimenti eliminare almeno per un periodo?
- latte e latticini
- zucchero (attenzione anche a quello nascosto, ad esempio anche nel pane confezionato)
- caffè, cioccolato, banane e solanacee
- cibi raffinati
- alcol
- bevande di cereali, di soia o di mandorle

L'obiettivo finale?
Tornare ad armonizzarci con l'ambiente in cui si vive e nutrirsi secondo tradizione, stagione e territorio e secondo proprie esigenze fisiche e di stile di vita.

Una vita troppo sedentaria non richiede eccessi di cibo animale, cappuccini, brioche e gelati. Questi eccessi vengono "stoccati" in direzione delle vie d'uscita presenti nel nostro organismo, con la speranza di poter essere eliminati secondo propria natura (yin o yang).


E questo non vuol dire privarsi del piacere ma scoprire un nuovo stile alimentare, sperimentare una nuova possibilità di gusto, preferire la qualità alla facilità di reperire cibo scadente e pronto da consumare, conoscere le potenzialità degli alimenti naturali e il loro utilizzo in cucina.

Ognuno di noi può imparare a cogliere i segnali di disagio e riconoscere gli effetti di particolari alimenti sul proprio corpo e la propria mente. E soprattutto potrà capire quando è troppo e decidere di cambiare. E' la ripetizione di abitudini e consumi che crea il problema non l'eccezione.

Less is more!

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