Stamane mi sono imbattuta, leggendo la
mia posta elettronica, in questo articolo. E da qui ho
tratto spunto per trattare l'argomento del mio post odierno.
Durante la conferenza del 22 marzo ho
iniziato ad accennare l'importanza del cibo, non solo come somma di
sostanze nutritive ma anche per la qualità energetica che esso porta
all'interno del nostro corpo e della nostra mente. Cibo quindi che
non è considerato solo agglomerato di molecole che viene scisso nel
processo digestivo al solo scopo di soddisfare le funzioni
metaboliche. Ma l'alimento ci “nutre”, ci cura, ci rende felici e
ci aiuta a raggiungere il necessario equilibrio tra polarità, e
quindi a sentirci bene, oppure all'opposto ci crea disagi,
indebolisce la nostra energia vitale e genera accumuli che il nostro
organismo non riesce a smaltire.
Come già detto non è da solo che il
cibo genera benessere, è una fonte, ma come tale non va
sottovalutata ed è meglio considerarla nella sua totalità.
Così quando ho concluso la lettura dell' articolo di Gianna Ferretti ho subito fatto un collegamento
con la classificazione, secondo yin e yang, di ciò che da noi viene
ingerito (più o meno consapevolmente) e di quali effetti questo
genera a livello di salute.
E ho voluto cogliere l'occasione per
riportare un elenco tratto dal libro “Il corpo non mente” di
Michio Kushi nel quale ho evidenziato a che livello della “scala”
si trovano “Sostanze chimiche, conservanti, coloranti,
insetticidi”.
Questo con la duplice funzione, da un
lato capire quanto conoscere gli effetti del cibo sul nostro corpo ci
possa aiutare nelle scelte e nel cambiamento in meglio, dall'altro,
in senso più ampio, quanto sia importante informarsi, sapere e
alimentare la propria curiosità.
Molti dei coloranti, conservanti e
additivi contenuti nei cibi provocano reazioni quali asma, fiato
corto, tosse, orticaria,etc... (fonte: Ministero della Salute).
Tutti effetti che ben si “sposano” con la
classificazione di sostanze definite più yin, ad effetto dispersivo,
raffreddante, verso l'alto. In particolare che muovono un processo di
eliminazione verso le aree del nostro corpo situate più in alto,
come seni nasali, bronchi, polmoni o in superficie come la pelle. E
ancora creando, a lungo termine, poca chiarezza mentale, confusione e problemi di
memoria.
Tutto ciò che all'interno del nostro
organismo genera eccesso o non va nella direzione di equilibrio, o
non soddisfa il principio di polarità viene “stipato” dal nostro
corpo in aree di eliminazione (polmoni, reni, intestino crasso o
pelle), alterandone le normali funzioni, per poter essere naturalmente espulso. Se ciò non avviene o
l'introduzione di alimenti “estremi” avviene con costanza vi si
creano, disturbi cronici, malattie e accumuli, andando a produrre strutture yin.
Ricordate cosa dicevo? Un criterio
fondamentale della salute è la flessibilità fisica e mentale.
C'è? Allora siamo sulla buona strada.
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