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lunedì 24 giugno 2013

Candidosi: che fastidio.



Una variazione sul tema delle C. Un'aggiunta all'elenco con "Candida e cura".

Prendo spunto dall'articolo pubblicato su periodico Terra Nuova di Luglio/Agosto 2013. Un articolo ben fatto con intervista alla Ginecologa Marialessandra Panozzo, autrice del libro Candida: cure naturali e alimentazione.

I dati:
70-75% delle donne sperimenta una volta nella vita un' infezione vulvo-vaginale da candida.
40-45% di queste va incontro a una recidiva

Ma veniamo a noi e a come la visione macrobiotica possa aiutare a superare il fastidioso disturbo generato dalla candida. Problema al quale sono stata "sentimentalmente" legata per anni, con episodi ricorrenti anche 3-4 volte l'anno.


I lieviti da Candida sono comunemente presenti negli esseri umani e in condizioni fisiologiche possono essere presenti sotto forma di spore e rimanere silenti. Ma se ad esempio il sistema immunitario è indebolito oppure alcuni batteri, atti a contrastare l'azione di tali spore, perdono la loro efficacia esse possono divenire virulente e dare origine a pruriti, perdite, rossori, dolori.


I nemici peggiori: muco e alterazione della flora batterica 

Gli alimenti peggiori: dolci, zuccheri, latticini, prodotti raffinati (pasta e riso bianchi), farine e lieviti. Tutto ciò che è considerato yin aumenta il problema, e va ad indebolire, direttamente o indirettamente (attraverso intestino crasso) i reni che sono legati alla salute del sistema immunitario.

Gli alimenti migliori: cerali integrali, verdure dolci (carote, zucca, cavolo, cipolla) ben cotte, legumi

Cosa mangiavo io?

Tanto yogurt (consumo quotidiano), tanta frutta cruda, in particolare quella tropicale come l'ananas, tante insalate e verdure crude, condite con olio crudo e bevevo numerosi caffè. 
A questi aggiungiamo gli aperitivi e situazioni fisiologiche di stress e il gioco è fatto: difese immunitarie abbassate e proliferazione del problema


Le novità alimentari che mi hanno portato giovamento: umeboshi (albicocche fermentate, con fermentazione batterica, in salamoia per almeno un anno), crauti (cavolo cappuccio fermentato in salamoia) e gomasio (semi di sesamo tostati macinati con sale).

Le pratiche: alcune lavande vaginali con te kukicha salato in caso di perdite. 

Questo unito all'eliminazione degli alimenti per me più problematici mi hanno portato ad una progressiva cura del problema. Che non mi si ripropone più da alcuni anni.

Le eccezioni: alcuni alimenti considerati "potenti" a livello curativo, fondamentali condimenti nell'alimentazione macrobiotica ed eccellenti compagni in cucina vanno consumati in piccole quantità o addirittura non consumati in caso di forti episodi di candidosi. Questi sono: tempeh, shoyu, tamari, miso


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