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sabato 1 giugno 2013

In cucina. Un passo dietro l'altro



Molto spesso, a seguito di conferenze o corsi, le persone presentano occhi sbarrati e un pò di smarrimento di fronte all'idea di trasformazione alimentare
Capita di sentire: "ma allora cosa mangio?", "se mangio fuori casa come faccio?", "se riduco pomodori, melanzane e peperoni che altre verdure rimangono?", "per questo tipo di cucina ci vuole tempo", "come faccio ad organizzarmi?", "con cosa sostituisco lo zucchero?", "come posso cucinare le verdure? E i legumi?", etc..

Così, è da un pò che penso ad un elenco, uno strumento che possa aiutare a capire quanto in realtà il cambiamento sia semplice, quanto realmente si tratti solo di tornare a vivere la cucina come spazio di creazione e cura e non come luogo di servizio e passaggio

E non si tratta di preparazioni elaborate, di pozioni magiche o di ingredienti impossibili (nonostante alcuni nomi di origine orientale spaventino un pò). 
La nostra fortuna è la dieta mediterranea, in essa è già racchiuso tutto il sapere e il gusto che ci servono per iniziare la trasformazione.

Ma vediamo i miei consigli:
 

·         Cercare sempre di avere un cereale già cotto, se non si ha la possibilità di prepararlo al momento
·         Creare menu sulla base della piramide alimentare
·         Alternare l'utilizzo di riso, per creare "risotti" (s'intende il metodo di preparazione), con farro e orzo
·         Preparare insalate di riso, orzo, farro o quinoa, con verdure e legumi per un pranzo fuori casa
·         Se si consuma pane scegliere quello a lievitazione naturale e comunque non mangiarlo tutti i giorni


·         Preparare in casa dessert di buona qualità e pizze/focacce, almeno si hanno gli ingredieti sott'occhio
·         Avere un brodo sempre pronto in frigorifero, da usare all'occorrenza
·         Variare l'utilizzo di verdure, a foglia verde come cipollotto, rucola, porri, oppure radici come carote, rapanelli, daikon o ancora rotonde come zucca, cipolla, cavolo e stili di cottura
·         Utilizzare i legumi per fare creme o polpette/crocchette uniti a cereali
·         Con i cereali si possono realizzare invitanti sformati, uniti a verdure e tofu, insaporiti con aromi o spezie sono una valida alternativa per un pranzo veloce.
·         Sostituire i prodotti raffinati con cereali integrali
·         Sostituire la pasta bianca con pasta integrale, di farro, di quinoa, di mais, etc
·         Utilizzare gallette di cereali per uno snack pomeridiano 
·         Usare malto di cereali al posto dello zucchero, anche nei dolci da forno (non nel caffè perchè il gusto è terribile, ma tanto il caffè è da limitare o eliminare)
·         Usare nuovi condimenti quali miso, shoyu, tamari, gomasio, alghe, umeboshi in aggiunta a sale e olio
·         Sperimentare nuove salse e condimenti per verdure e cereali
·         Farsi un bel thermos di te kukicha da tenere con sè in ufficio
·         Tenere in casa la tahin. Si presta a molte preparazioni e salse. Favolosa per il classico hummus di ceci
·         Utilizzare spesso aromi (salvia, prezzemolo, rosmarino, timo) che forniscono al piatto gusto e varietà


·         Usare semi (sesamo, girasole, zucca) in cottura con cereali oppure, tostati (ma non carbonizzati), a fine cottura per dare al piatto croccantezza e sapore
·         Porre attenzione ai prodotti confezionati (leggere bene le etichette) e verificare presenza di zucchero, sale, olio (e quale olio), conservanti, coloranti, etc
·         Avere una "dieta" quotidiana bilanciata, varia e, per quanto possibile, creativa

·         Essere flessibili. La buona condizione fisica e mentale si costruisce giorno per giorno con ciò che prepariamo e con cui ci nutriamo ma non vuol dire essere rigidi. Esistono le eccezioni, le occasioni, le vacanze.



Naturalmente è necessario adattare lo stile alimentare e le ricette alla propria condizione, al sesso, all'attività fisica e lavorativa svolta, e alla presenza o meno di disagi o disturbi.

Ma andare a ripescare:

  1. ricette della tradizione
  2. abitudini culinarie ormai dimenticate (come la preparazione del brodo o l'organizzazione della cucina)
  3. conoscenza della vastità di prodotti e benefici offerti dal mondo vegetale, sfatando alcune leggende che narrano di carenze e deficit nutrizionali

e scoprire:

  1. gli effetti del cibo su di noi
  2. e quanto sia naturale nutrirsi bene

 è il principio del cambiamento.



Il resto è pratica, esperienza, divertimento, sperimentazione, cultura, scoperta, fantasia e ascolto.

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