Molto spesso, a seguito di conferenze o corsi, le persone presentano occhi sbarrati e un pò di smarrimento di fronte all'idea di trasformazione alimentare.
Capita di sentire: "ma allora cosa mangio?", "se mangio fuori casa come faccio?", "se riduco pomodori, melanzane e peperoni che altre verdure rimangono?", "per questo tipo di cucina ci vuole tempo", "come faccio ad organizzarmi?", "con cosa sostituisco lo zucchero?", "come posso cucinare le verdure? E i legumi?", etc..
Così, è da un pò che penso ad un elenco, uno strumento che possa aiutare a capire quanto in realtà il cambiamento sia semplice, quanto realmente si tratti solo di tornare a vivere la cucina come spazio di creazione e cura e non come luogo di servizio e passaggio.
E non si tratta di preparazioni elaborate, di pozioni magiche o di ingredienti impossibili (nonostante alcuni nomi di origine orientale spaventino un pò).
La nostra fortuna è la dieta mediterranea, in essa è già racchiuso tutto il sapere e il gusto che ci servono per iniziare la trasformazione.
Ma vediamo i miei consigli:
·
Cercare sempre di avere un cereale già cotto, se non si ha la
possibilità di prepararlo al momento
· Creare menu sulla base della piramide alimentare
·
Alternare l'utilizzo di riso, per creare "risotti"
(s'intende il metodo di preparazione), con farro e orzo
·
Preparare insalate di riso, orzo, farro o quinoa, con verdure e
legumi per un pranzo fuori casa
·
Se si consuma pane scegliere quello a lievitazione naturale e
comunque non mangiarlo tutti i giorni
·
Preparare in casa dessert di buona qualità e pizze/focacce, almeno si hanno gli ingredieti sott'occhio
·
Avere un brodo sempre pronto in frigorifero, da usare
all'occorrenza
·
Variare l'utilizzo di verdure, a foglia verde come cipollotto, rucola, porri, oppure radici come carote, rapanelli, daikon o ancora rotonde come zucca, cipolla, cavolo e stili di cottura
·
Utilizzare i legumi per fare creme o polpette/crocchette uniti a
cereali
·
Con i cereali si possono realizzare invitanti sformati, uniti a verdure e tofu, insaporiti con aromi o spezie sono una valida alternativa per un pranzo veloce.
·
Sostituire i prodotti raffinati con cereali integrali
·
Sostituire la pasta bianca con pasta integrale, di farro, di
quinoa, di mais, etc
·
Utilizzare gallette di cereali per uno snack pomeridiano
· Usare malto di cereali al posto dello zucchero, anche nei dolci da forno (non nel caffè perchè il gusto è terribile, ma tanto il caffè è da limitare o eliminare)
·
Usare nuovi condimenti quali miso, shoyu, tamari, gomasio, alghe, umeboshi in aggiunta a sale e olio
·
Sperimentare nuove salse e condimenti per verdure e cereali
· Farsi un bel thermos di te kukicha da tenere con sè in ufficio
·
Tenere in casa la
tahin. Si presta a molte preparazioni e salse. Favolosa per il classico hummus
di ceci
·
Utilizzare spesso aromi (salvia, prezzemolo, rosmarino, timo) che
forniscono al piatto gusto e varietà
· Usare semi (sesamo, girasole, zucca) in cottura con cereali
oppure, tostati (ma non carbonizzati), a fine cottura per dare al piatto
croccantezza e sapore
·
Porre attenzione ai prodotti confezionati (leggere bene le
etichette) e verificare presenza di zucchero, sale, olio (e quale olio),
conservanti, coloranti, etc
·
Avere una "dieta" quotidiana bilanciata, varia e, per
quanto possibile, creativa
· Essere flessibili. La buona condizione fisica e mentale si costruisce giorno per giorno con ciò che prepariamo e con cui ci nutriamo ma non vuol dire essere rigidi. Esistono le eccezioni, le occasioni, le vacanze.
Naturalmente
è necessario adattare lo stile alimentare e le ricette alla propria condizione,
al sesso, all'attività fisica e lavorativa svolta, e alla presenza o meno di
disagi o disturbi.
Ma
andare a ripescare:
- ricette della tradizione
- abitudini culinarie ormai dimenticate (come la preparazione del brodo o l'organizzazione della cucina)
- conoscenza della vastità di prodotti e benefici offerti dal mondo vegetale, sfatando alcune leggende che narrano di carenze e deficit nutrizionali
e scoprire:
- gli effetti del cibo su di noi
- e quanto sia naturale nutrirsi bene
è il principio del cambiamento.
Il
resto è pratica, esperienza, divertimento, sperimentazione, cultura, scoperta,
fantasia e ascolto.
Nessun commento:
Posta un commento