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giovedì 20 ottobre 2016

Per smettere di fumare mi serviva l'immagine

Dopo il decimo pacchetto di sigarette che mi capita sotto mano con foto racapriccianti, e di cattivo gusto, vorrei scrivere due parole allo Stato Supremo che mi governa, e che mi da l'ennesima conferma al mio credo: l'anarchia (forma di autonomia e libertà dell'individuo, contrapposto ad ogni forma di potere costituito compreso quello statale).


Signor Stato, non comprendo appieno la logica che la guida ma inizio a credere davvero che in termini di fumo abbia le idee un pò confuse. Le sigarette malefiche, che provocano morte, cancro, cancrena, etc, i cui danni lei si diverte a mostrarci sui pacchetti di sigarette con quel realismo estremo che neppure l'ultimo dei reality show riuscirebbe a fare (peggio), le portano un introito (dato 1999, Report) di circa 17 mila miliardi l'anno.
Bene, con un'immagine (e relative frasi retoriche) che occupi almeno il 65% del fronte e del retro del pacchetto lei crede seriamente di "scoraggiare le persone dal fumare e di incoraggiarle a smettere"? (Commissione Europea, comunicato stampa, 20 maggio 2016)
Allora, o io sono un'idealista che crede nel libero arbitrio, o sono completamente fuori dal mondo da non credere che gli individui, in questo caso fumatori, abbiano bisogno di un "bigino" da parte di Papà Stato che ricordi cosa potrebbe succedere fumando.
Il condizionale è d'obbligo, punto primo.

Ti potrei parlare di chi ha sofferto di cancrena per altri motivi

Ditemi voi se viviamo in uno Stato normale
Punto secondo, non ho visto immagini di gente letteralmente sul lastrico, o suicida perchè dilapida intere fortune al Gioco d'azzardo o con i Gratta & Vinci, non mi è sembrato neppure di vedere le stesse immagini di cancrena sulle confezioni dello zucchero (considerato che i diabetici sono i più a rischio di cancrena), e se non sbaglio neppure whisky e grappa riportano immagini di cirrosi epatica. 

Ah, ma le sigarette sono il male del secolo, non lei Stato caro, che specula anche sulla mia morte; pensi che il mio tragitto verso l'oblio "ingrassa" le sue casse, e non credo lei mi abbia mai vietato di comprare sigarette. 
Ecco di cosa si tratta "paternalismo libertario" (ossimoro da nausea), che tradotto vorrebbe dire: non ti impedisco di fare le tue scelte, e di vivere o morire come preferisci, ma ti rompo solo un pò i coglioni così mi sento a posto con la coscienza.
Le proporrei io una soluzione, le tolgo questo inutile peso dalla coscienza e spero di riportarle un pò di dignità: la smetta con questo terrorismo psicologico da quattro soldi. 
Cervelli delle scelte preoccupatevi di come garantirci lavoro regolarmente retribuito, di come rendere le tasse non un furto legalizzato, di come una madre possa dedicarsi ai propri figli senza perdere appetibilità professionale.
E se fossero i costi per le cure mediche che tanto preoccupano lei Stato, i non fumatori e i redentori diciamo che con quel che costano le sigarette me le sto in parte pagando (ammesso che le voglia). 

Alla mia salute ci penso da me (e i sensi di colpa li ho abbandonati da un pezzo), e mettiamola così, con le sigarette verso la mia quota di tasse alla voce "cittadini masochisti", quindi abbi almeno la decenza di non farmi vomitare ogni volta che ti verso i miei 5 euro. 

Grazie!!




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