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lunedì 29 ottobre 2018

L' e-commerce è in crescita, ma non guarisce tutti i mali

Ormai chiunque, dei miei colleghi, o affermati studi di consulenza, parla di e-commerce quale la frontiera più evoluta per allargare fette di mercato, ovvero aumentare il fatturato, o anche solo per rimanere "vivi" in un sistema economico che non può fare a meno dello sviluppo del commercio elettronico.

E' vero, ci sono dei pro, e vi dirò per chi, e dei contro e farò altrettanto.




I PRO

  • l'artigiano che produce, produce e produce, ha molta merce pronta e deve trovare nuovi canali di vendita perché a livello locale il mercato è saturo
  • il commerciante che ha scelto di vendere prodotti esclusivi e di nicchia, o personalizzati che necessitano di nuovi target (un pubblico non necessariamente residente nel raggio di 20 km) per far fronte alle immobilizzazioni di magazzino, ma anche per vendere ciò che "vende" a parole utilizzando i social.
  • il creativo che vuole testare il mercato senza affrontare il rischio di un'impresa e dei costi di uno spazio fisico, soprattutto se offre pochi pezzi per prodotto e unici
  • i blogger che inventano una linea propria, l'e-commerce è comodo per convertire immediatamente i like dei follower (che altrimenti capite che servono a poco) in moneta, ovvero "pensi sia bello, o buono, puoi acquistarlo direttamente"
  • far parte di un market place, in cui uno entra e compra come fosse in una piazza, perché trova tutti i settori. Quindi unitevi piccole imprese e fate rete. Magari con un blog collettivo (link), incentivate l'esperienza d'acquisto presso di voi e unite le forse per gestire l' e-commerce.
I CONTRO
  • il commerciante che vende grandi marchi non apra un e-commerce suo. Trovi un accordo di scontistica e diriga gli acquisti all'e-commerce già esistente (ormai tutte le grandi imprese commercializzano anche online)
  • cosa succede alla parte emozionale dell'acquisto? Chi volesse solo risparmiare se ne frega, chi invece sceglie prodotti con un acquisto online con budget sopra i 100-150 euro si aspetta l'emozione nella ricezione del pacco a casa. Quindi non pensate che basti uno scatolone riciclato e del polistirolo. Attenzione al packaging e se potete agite sull'olfatto.
  • essere piccoli, fare tutta una serie di attività di comunicazione e rischiare che il cliente potenziale cerchi i prodotti, da voi decantati, online, ma non attraverso voi, ma attraverso gli e-commerce già esistenti in rete. E' facile ormai trovare tutto. Quindi se proprio voleste parlare di un prodotto accertatevi che il vostro fornitore ne sia al corrente e vi riservi un prezzo adatto oppure aprite un vostro e-commerce ma solo ed esclusivamente per prodotti che necessitino di una consulenza per essere acquistati e utilizzati, oppure che creiate dei servizi aggiuntivi all'acquisto che fidelizzino il cliente online (letteralmente poco fedele).  Altrimenti perché uno dovrebbe acquistarli da voi e non su altre piattaforme?
Esiste ormai la possibilità di collegare, gratuitamente, i vostri prodotti (ad esempio presenti sul vostro e-commerce) direttamente dalle piattaforme social più conosciute: Facebook e Instagram.

Per qualunque altra informazione chiedetemi pure.
Se voleste una consulenza trovate tutti i servizi, che offro, qui.

#pilloledifranchezza

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