Oggi sto preparando la mia conferenza prevista per domani sera e nel ripetermi alcuni concetti chiave mi
sono imbattuta in un principio base della filosofia Macrobiotica:
coltivare la gratitudine.
Ed è su questo “fondamento” che ho
deciso di articolare il mio discorso ed è a partire da questo che il
cambiamento reale può avvenire per ognuno di noi.
Ho ripensato al mio avvicinarmi a
questa filosofia, e a quanto lo stile alimentare proposto mi avesse
affascinato e riportato ad uno stato di benessere fisico e mentale.
Ma ancor più ho capito di come tale scelta mi abbia convinto e
interessato per la capacità di curare lo spirito. Già lo spirito.
La parte di noi più eterea e impalpabile ma anche la più potente e
importante.
Attraverso lo spirito si è attuato il
cambiamento profondo ed è solo lavorando contemporaneamente su
corpo-mente e spirito che ho potuto cambiare in meglio.
Solo la scelta alimentare macrobiotica
non fa di una persona un individuo sano, ma è l'unione con la mente
(o corpo energetico) che ne ristabilisce l'armonia. L'abbandonare
preconcetti e pregiudizi, allentare il bisogno di categorie ed
etichette, ricercare una flessibilità mentale fatta di curiosità e
spirito critico, praticare la consapevolezza, non fermarsi a principi precostituiti, ma anche riconoscere una mente energetica fatta di flussi, di blocchi e di ristagni e poterli equilibrare con esercizio e pratiche naturali.
E poi fare un passo ulteriore, dopo o
durante l'essere divenuti protagonisti attivi nella propria scelta
alimentare (con la scelta degli alimenti, la conoscenza degli stili
di cottura, la sperimentazione di ricette diverse a seconda della
stagione, dell'ambiente e della condizione personale), della propria
energia mentale (sia intellettuale che energetica) allora è il tempo
della forza dello spirito.
E come? Coltivando la gratitudine.
Essere grati e consapevoli dell'ordine dell'Universo pare un concetto
astratto e troppo lontano dalla nostra cultura occidentale eppure è
il seme che porta al benessere complessivo. Dire grazie per ciò che
siamo, per ciò che abbiamo e per ciò che c'è. Grati per ciò che
abbiamo potuto imparare, grati a chi ci ha aiutato, e anche a chi ci
ha ostacolato, grati alla natura che ci insegna il ritmo. Abbandonare
rabbia, rancori e frustrazione per ciò che si sarebbe potuto fare,
per ciò che crediamo gli altri ci hanno impedito di fare, per ciò
che è stato e concentrarsi sul presente per darsi uno scopo per il
futuro.
E che in questo scopo vi sia il benessere proprio e degli
altri. E solo con questa visione che si può raggiungere il nostro
reale benessere.
Buona giornata
sei proprio su questo cammino: mi piace!!!
RispondiEliminaGrazie Michi!! Ci credo e ci provo.
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