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Blog di Cristina Savi - Trovare nuovi modi per comunicare


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giovedì 21 marzo 2013

Grazie! Quanto fa star bene dirlo!

Oggi sto preparando la mia conferenza prevista per domani sera e nel ripetermi alcuni concetti chiave mi sono imbattuta in un principio base della filosofia Macrobiotica: coltivare la gratitudine.

Ed è su questo “fondamento” che ho deciso di articolare il mio discorso ed è a partire da questo che il cambiamento reale può avvenire per ognuno di noi.

Ho ripensato al mio avvicinarmi a questa filosofia, e a quanto lo stile alimentare proposto mi avesse affascinato e riportato ad uno stato di benessere fisico e mentale. Ma ancor più ho capito di come tale scelta mi abbia convinto e interessato per la capacità di curare lo spirito. Già lo spirito. La parte di noi più eterea e impalpabile ma anche la più potente e importante. 

Attraverso lo spirito si è attuato il cambiamento profondo ed è solo lavorando contemporaneamente su corpo-mente e spirito che ho potuto cambiare in meglio

Solo la scelta alimentare macrobiotica non fa di una persona un individuo sano, ma è l'unione con la mente (o corpo energetico) che ne ristabilisce l'armonia. L'abbandonare preconcetti e pregiudizi, allentare il bisogno di categorie ed etichette, ricercare una flessibilità mentale fatta di curiosità e spirito critico, praticare la consapevolezza, non fermarsi a principi precostituiti, ma anche riconoscere una mente energetica fatta di flussi, di blocchi e di ristagni e poterli equilibrare con esercizio e pratiche naturali.


E poi fare un passo ulteriore, dopo o durante l'essere divenuti protagonisti attivi nella propria scelta alimentare (con la scelta degli alimenti, la conoscenza degli stili di cottura, la sperimentazione di ricette diverse a seconda della stagione, dell'ambiente e della condizione personale), della propria energia mentale (sia intellettuale che energetica) allora è il tempo della forza dello spirito.

E come? Coltivando la gratitudine. Essere grati e consapevoli dell'ordine dell'Universo pare un concetto astratto e troppo lontano dalla nostra cultura occidentale eppure è il seme che porta al benessere complessivo. Dire grazie per ciò che siamo, per ciò che abbiamo e per ciò che c'è. Grati per ciò che abbiamo potuto imparare, grati a chi ci ha aiutato, e anche a chi ci ha ostacolato, grati alla natura che ci insegna il ritmo. Abbandonare rabbia, rancori e frustrazione per ciò che si sarebbe potuto fare, per ciò che crediamo gli altri ci hanno impedito di fare, per ciò che è stato e concentrarsi sul presente per darsi uno scopo per il futuro
E che in questo scopo vi sia il benessere proprio e degli altri. E solo con questa visione che si può raggiungere il nostro reale benessere.

Buona giornata

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