Continuo con le C e parlo di Chili (in senso di kg) e cammini (con il duplice senso di cammini metaforici da affrontare per trovare il proprio stile di vita e alimentare e voce del verbo camminare-muoversi)
Parto da alcuni dati forniti dall' Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS-WHO) che definisce obesità come: "eccessivo accumulo di grasso nell'organismo che può mettere a repentaglio la salute" e indica come il tasso di obesità infantile sia calcolato tra il 10-15% e se a questo si aggiungono i bambini in sovrappeso la percentuale sale al 20-30%.
A questo aggiungo il parametro tecnico da calcolare per definire la propria condizione:
Indice di Massa Corporea (IMC) = kg/m2 (altezza espressa in mt al quadrato)
IMC tra 18,5 e 24,5 situazione normale
IMC tra 25 e 29,9 situazione di sovrappeso
IMC superiore a 30 obesità
Per i bambini il valore di riferimento per definire una situazione di sovrappeso è più bassa.
Sempre secondo l' OMS il problema sta nell' aggiunta alla nostra sana dieta mediterranea di quello che è definito "cibo spazzatura" e nell' apporto calorico esagerato per i nostri fabbisogni quotidiani.
L'alimentazione si è spostata verso un consumo eccessivo di grassi e zuccheri semplici con abuso di: merende, dolci, snacks, patatine, prodotti industriali, bibite gassate e zuccherate, caramelle e lecca-lecca e prodotti raffinati. A discapito di cereali integrali, verdure, frutta.
Inoltre la diminuzione di attività fisica è l'altra casa di aumento di sovrappeso e obesità.
Questi dati tecnici mi portano spesso a riflettere sull'utilizzo di parametri numerici, sulla soggettività delle situazioni, su quale sia lo stile alimentare opportuno, come affrontarlo e come promuoverlo e sempre più spesso mi convinco che la miglior soluzione sia un'alimentazione che possa essere condivisa da tutta la famiglia, che sia praticabile nel tempo e che sia equilibrata. Per dirla in due parole buon senso.
Ciò che tengo a sottolineare, e che ho appreso nel mio percorso di studi in Terapia Alimentare e che sto verificando ogni giorno nella pratica della cucina macrobiotica e ancor di più nello studio dell'alimentazione e dietetica vegetariana è che un'alimentazione a base vegetale, con: alimenti di qualità, pochi prodotti industriali e conservati, l'utilizzo di cibi naturali, la promozione dell'utilizzo di prodotti a sostituzione dello zucchero raffinato, il consumo costante di cereali integrali, una grande varietà di verdure, frutta e una costante attività fisica possono prevenire alcuni squilibri legati al peso e diminuire i disagi di chi si sente non nel proprio peso ottimale.
L'approccio energetico al cibo mi viene spesso in aiuto. Capire che il cibo è energia, non solo calorie mi aiuta ad affrontare e proporre una "cucina" che sia in armonia con l'individuo e l'ambiente. L'argomento l'ho trattato anche durante la serata "Voglia di dolce, appetito eccessivo e perdere peso".
Sapere che il cambiamento è complesso, che spesso s'incontrano difficoltà, che talvolta si può essere scoraggiati dai scarsi risultati attesi, che sia necessaria costanza e pratica in cucina sono fattori fondamentali per cambiare in meglio.
Approfondire la qualità dei cibi e le loro caratteristiche (yin o yang, ad effetto dispersivo o contraente, che favorisce eliminazione o accumulo, etc), può aiutare a scegliere i propri menu quotidiani e a riconoscere gli effetti anche di fronte alle eccezioni.
Non si tratta di una visione sostitutiva a quella nutrizionale ma aggiuntiva, ne incrementa il valore, va ad aggiungere al sapere scientifico una visione più ampia di cibo e cucina. E spesso ne rafforza il senso.
E per finire vorrei indicare alcune buone prassi, dalla filosofia macrobiotica, che possono essere utili per affrontare l'estate con il sorriso :
- preferire cereali integrali e verdure, con proteine vegetali
- utilizzare verdure a foglia verde, rapanelli, daikon, alghe (salvo casi particolari)
- eliminare lo zucchero raffinato e sostituirlo con malto di cereali
- andare piano ma procedere sempre
- avere varietà di ingredienti e stili di cottura, e rispettare le polarità
- fare attività fisica
- non eccedere con le restrizioni, ci vuole equilibrio e flessibilità
- rispettare i propri gusti e le proprie abitudini. E' importante trovare la soluzione perseguibile nel tempo
- sperimentare nuove ricette in cucina
- evitare eccessivi prodotti da forno (che inoltre tendondono a rendere l'organismo troppo yang e quindi non eliminano il desiderio di dolci)
- limitare i grassi, soprattutto quelli saturi
- masticare, masticare, masticare
Con questo torniamo al centro dei livelli di cura, la nostra responsabilità, quanto meno se proprio non possiamo migliorare tutto iniziamo da qualcosa.
Buono stile alimentare!
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