Penso sinceramente che un Web Content Editor e un Web designer per l'azienda non siano niente di diverso dal vetrinista e che il social media strategist sia, per il cliente, il visual merchandiser del digitale.
Nel caso in cui, invece, chi allestisca una vetrina, non l'abbia anche ideata, si può definire l'allestitore esecutivo di vetrine, per il mondo digital di solito i clienti hanno figli diplomandi, cugini nel settore, amici a tempo perso (e potrei citarvi un'altra decina di casi in cui alla presentazione dei preventivi il cliente si scopre in possesso di una rete di consulenti social media nella sua cerchia amicale o familiare che neppure potete immaginare).
In ogni caso, che si tratti di vetrinista o di visual merchandiser , per non parlare dell'allestitore esecutivo, esiste una collaborazione stretta con il Responsabile marketing e con il Community manager e nel caso della piccola impresa con il titolare.
Ok, avete visto quanti paroloni e quanti ruoli professionali esistono solo per pensare e realizzare una campagna di comunicazione social? Ma qui parliamo di piccola impresa.
Ed è già tanto che si possa permettere un Web editor che faccia anche del design per il web (editore di testi e formati in base alla strategia social) o un Social Media strategist in consulenza, figuriamoci il resto.
Quindi.
Diffidare sempre di quei social strategist che vi promettono: ci penso io! Non possono farlo, non senza conoscervi, senza aver avuto un rapporto diretto e, per un certo tempo, costante con chi le strategie aziendali (o quanto meno l'azienda) le abbia chiare.
In estremis se nessuno avesse obiettivi, il social strategist serio lavorerà prima sugli obiettivi che si possono raggiungere, non su quello che sarebbe bello fare.
Perché chi vi propone il proprio di stile non è un social media strategist.
Quali sono i rischi?
- che le pagine social non corrispondano all'identità dell'impresa.
DELUSIONE DELLE ASPETTATIVE
- che le pagine social non riescano a far emergere la personalità dell'azienda.
IL TITOLARE NON E' CONTENTO E HA BUTTATO VIA I SOLDI
- che si diano talmente tante nuove incombenze all'impresa che dovrebbe chiudere per occuparsi delle stories, delle foto, dei post, dei filtri, dei video e perché no di diventare influencer.
L'IMPRESA VA IN TILT QUANDO NON HA GRANDI DIMENSIONI.
Quindi un passo alla volta.
Ricordate quando un tempo dilagavano corsi e consulenti per allestire le vetrine al meglio o per ideare allestimenti in punto vendita che spingessero il cliente ad acquistare di più? O ad acquistare i prodotti a marginalità maggiore?
Bene, più o meno tutti avete imparato questo. Ora non vi resta che far lo stesso con i social media. Sono le vostre vetrine.
E così come un tempo o si aveva un punto vendita curato nei dettagli o era meglio lasciar perdere, oggi vale lo stesso nella comunicazione digitale.
#pilloledifranchezza
Mancia: leggere qualcosa del settore non fa male - Digital-coach
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