Non c'è niente di costante tranne il cambiamento

Blog di Cristina Savi - Trovare nuovi modi per comunicare


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mercoledì 17 aprile 2013

Dulcis in fundo

Pensavo all'importanza di esserci e così ho deciso di scrivere un post, seppur breve. 

E il mostrare gratitudine è sempre un ottimo motivo per comunicare.

Quindi grazie a chi ha partecipato anche all'incontro di venerdì u.s. "Dolori e mal di testa", grazie per l'attenzione, grazie per lo scambio di opinioni, grazie per l'interesse crescente mostrato, grazie per la fiducia e soprattutto grazie per l'opportunità che mi offrite di trasmettervi ciò che so e ciò che sento.

Parlare di dolori mi ha permesso di addentrarmi maggiormente nel principio di yin e yang, sono proprio i dolori infatti la più "semplice" via di comprensione di questo concetto. 

Dove? Come? Quando? Non è un indovinello ma sono le domande alle quali rispondere per individuare e classificare il dolore come yin o yang, oppure yin e yang. 


Fatto ciò non resta che capirne la causa. Cioè quali alimenti possono peggiorare questo dolore? Quali accorgimenti sono possibili con un nuovo stile alimentare? 

Ad esempio un dolore penetrante, costante, profondo che colpisce la parte posteriore della testa può essere interpretato come dolore yang. E per questo si potrebbe fare attenzione, oltre allo stile di vita (stressato, contratto e con poca vita all'aria aperta), agli alimenti considerati più yang: cibo di origine animale, sale e prodotti da forno.
 
Oppure se ho un dolore "mobile" alle mani o ai piedi, che peggiora d'inverno  potrei dire che si tratta di un dolore yin. E che gli alimenti considerati yin come zucchero, prodotti raffinati, cibi di origine tropicale (compresi caffè e cioccolato) e latticini non fanno che aumentare il problema.


Insomma l'argomento è vasto ma iniziare a interessarsi può essere un ottimo modo per apprezzare il potere energetico del cibo.

E per salutarvi, dulcis in fundo, vi  propongo questa ricetta finita di preparare poco fa come omaggio alla primavera e alle temperature estive. 

Mousse alle fragole (dosi per 4-5 coppette)

1/2 litro di succo di mela
500 gr di fragole (perchè il gusto si deve sentire e non solo immaginare)
2 e 1/2 C di agar agar in fiocchi
scorza grattuggiata di limone


Lavare le fragole e tagliarle a pezzetti. Mettere il succo di mela in una casseruola di acciaio, aggiungere l'agar agar e mettere sul fuoco. Continuando  a mescolare portare a bollore (è importante mescolare per evitare che l'agar agar vada sul fondo della casseruola). Dopo 5 minuti aggiungere le fragole e continuare la cottura per altri 5 minuti aggiungendo la scorza grattuggiata di limone. Togliere dal fuoco e trasferire il tutto in un recipiente adatto (in vetro o acciaio) affinchè si raffreddi e solidifichi. A questo punto il kanten sarebbe pronto e si potrebbe consumare così (magari avendolo messo in piccole coppette), oppure (ed io lo preferisco) frullare tutto fino ad ottenere una mousse, riempire le coppette e mettere in frigorifero. Da servire fresco (non gelato).

E' un ottimo dessert. 

E per i prossimi appuntamenti in calendario vi segnalo questo link.

mercoledì 10 aprile 2013

M'ama, non m'ama



Titolo insolito ispirato dalla natura e dal ricordo dell'infanzia.

Complice un controllo biennale dall'oculista mi son trovata per la quasi totalità della mattina con vista annebbiata, divieto di mettermi alla guida (a rischio l'incolumità dei perdoni) e l'impossibilità di  leggere qualsiasi cosa che non fosse stato scritto in stampatello e di dimensione 50x70 cm a lettera.

Quindi ho passeggiato all'aria aperta, alla ricerca di tanto verde e di un contatto diretto con la natura. E cammina- cammina, la mia mente lavora-lavora (come sempre, del resto per il ki delle 9 stelle il mio secondo numero, quello legato alla comunicazione e al pensiero, è 9. Il che significa mente super-attiva. Ma questo è un altro discorso e  lo tratteremo poi.)

 
Pensavo al risveglio della vegetazione dopo il lungo inverno, a tutte le "erbe" di colore verde che stanno coprendo i prati e pensavo a quanto bene stavano stamane fiori e piante quando finalmente sono stati illuminati e riscaldati dal sole. 

E ho iniziato a riflettere sullo yin e sullo yang intorno a me. Di come questa polarità universale fosse presente ovunque.

Sono incappata in una distesa di "pratoline",  le piccole margheritine di prato che rappresentano benissimo questo concetto di equilibrio tra espansivo e contraente.

I fiori sono la parte yin della pianta, e più sono ricchi di polline e petali che si aprono a raggiera e più sono yin. Con energia espansiva. La pratolina è molto yin.

Al calar della sera, di notte, tutti elementi yin, e fino ai primi raggi solari le pratoline sono chiuse, con le corolle come contratte, già perchè  yin respinge yin (il fiore si chiude) e il freddo contrae. Così la pratolina assume caratteristica yang: contratta.

Poi con il calore solare e la luce (fattori yang), la margherita si riapre, come in un stiramento totale alla sua massima espansione. Torna alla condizione yin. 

Ho immaginato questo piccolo fiore nella sua alternanza di apertura e chiusura in perfetta armonia con l'ambiente circostante. Ho pensato al cuore (e per questo forse si usava questo fiore per il tradizionale "m'ama, non m'ama") e all'apertura e chiusura della mano nel gesto di salutare. 

Ho deciso di raccoglierne alcune, chiuse e aperte, e portarle a casa:

1) per sperimentare un effetto scenografico, scoperto un anno fa da Maria Cristina Pasquali durante un corso sul consumo delle erbe spontanee.

Ho preparato il brodo con carote e sedano per potermi fare la zuppa di miso semplice. N.d.r.: il miso è ricco di fermenti vivi, risolve molti problemi digestivi e consumato prima del pasto sotto forma di zuppa aiuta proprio la digestione. Oltre ad essere uno straordinario alleato dell'intestino e un elemento di grandi qualità "energetiche"( Lo vedremo nel dettaglio durante il corso base di cucina).

Ma torniamo al brodo. Ho aggiunto qualche germoglio e dell'erba cipollina (sempre parte del raccolto mattutino) che ha conferito al mio piatto freschezza e sapore pungente, forte polarità, in contrasto alle verdure cotte, al sapore salato, e al caldo. E alla fine il colpo di scena. Adagiando le pratoline chiuse sul mio brodo caldo queste si sono aperte completamente. Belle da vedere. Ma essendo commestibili le ho anche mangiate. Un tocco di femminilità al piatto.

E per finire la conferma: il calore umido, se vi è contrazione e tensione aiuta a rilassare e a distendere. Ne parleremo venerdì sera durante la conferenza. E grazie pratoline per questa lezione odierna!


2) e per portare bellezza e primavera tra le stanze



Vi auguro una buona giornata, buoni pensieri e vi consiglio di camminare all'aria aperta.

lunedì 8 aprile 2013

DIRE, FARE, MANGIARE



Dalla teoria alla pratica. Cioè trasferire in cucina, fisicamente, tutte, o quasi, le informazioni apprese su testi, a conferenze, da amici, in internet.
Per arrivare, oggi, a dare una mia visione dello stare in cucina. 

IL LUOGO
Cucina non solo spazio in cui assolvere al dovere di preparare pasti per se e per la famiglia. Ma cucina quale luogo di creazione, di amore, di arte, di conoscenza, di studio, di gioia e di divertimento.

IL VERBO
Cucinare inteso non solo come preparare una serie di ricette più o meno gustose ma anche, e soprattutto, tutto ciò che comporta la scelta e l'elaborazione del menu, con fantasia e in armonia con l'ambiente, il clima, le stagioni e le situazioni.


L'ENERGIA
Sentire la propria energia e fare in modo che sia una buona energia da trasmettere al cibo. Questo seppure può sembrare banale o esagerato ha davvero un grande impatto su di se e su chi andrà a consumare il cibo elaborato.  L'educazione alla cucina non è una dieta ma uno stile da far proprio.

LA PRATICA - Una cena tra amici


Spesso la sfida più ardua è quella di superare il pregiudizio di chi pensa che mangiare sano, equilibrato e con basi macrobiotiche sia sinonimo di "fame", tristezza e chiusura. 


E ogni volta che mi capita l'occasione di sperimentare e far "provare",  il risultato è sempre una piacevole sorpresa per tutti.


IL MENU
Cavolfiori sfiziosi
Falafel al forno
Spadellata di verdure allo zenzero
Mix di fagioli con cipolla rossa armatizzato alla menta
Cous cous con porro, carote, piselli e pinoli tostati
Pennette alla crema di zucca e tofu con semi tostati

Crumble alle fragole

Extra menu: il pane e la focaccia fatti in casa (gentile concessione,e consegna a domicilio :-), di Lilla che condivide con me le sue sperimentazioni) e farinata di ceci. Grazie!

I 10 INGREDIENTI FONDAMENTALI

AMORE
BELLEZZA
BUON SENSO
CREATIVITA'
CULTURA
CURIOSITA'
FANTASIA
GENEROSITA'
GUSTO
VARIETA'

IL RISULTATO
Un cibo vivo, in grado di trasmettere vitalità

IL METODO
Padroneggiare con l'arte della cucina naturale macrobiotica e partecipare a dei corsi di cucina che rafforzino questa conoscenza.

L'OBIETTIVO
Esaltare le naturali caratteristiche del cibo, interpretarlo, e riuscire a renderlo, oltre che equilibrato, allegro, gustoso e colorato

LA PRATICA
Primo corso base in programma per maggio 2013

A partire da metà aprile fornirò maggiori dettagli. Nel frattempo chi volesse essere direttamente informato mi scriva a savi.cristina@tiscali.it

La primavera c'è ma non si vede!



La prima regola da rispettare nel "tenere" un blog è: aggiornarlo!
La seconda: scrivere qualcosa di interessante per se e, magari, per gli altri.

Io, nell'ultima settimana, ho infranto la prima per concentrarmi sulla seconda. E può essere che ciò capiterà altre volte. I momenti di assenza e lontananza dalla rete virtuale non sono, nel mio caso, non-presenza ma presenza in altra forma: nel reale, con la creazione di nuove opportunità di incontro, con la nascita di nuovi rapporti e perché no anche per rigenerare le energie.


Ed è proprio in questo periodo dell'anno che la nostra energia ha bisogno di essere rinnovata e liberata. La primavera è arrivata, anche se le condizioni meteo paiono farci credere il contrario. La natura cerca, timidamente, di dare qualche segnale di rinascita, di colore e di crescita. 

E così il nostro corpo, ha bisogno di "respirare", di circondarsi di spazi verdi, di svolgere attività fisica e di nutrirsi con meno eccessi. 


E' questo periodo dell'anno caratterizzato dall'Energia Legno (una delle energie del ciclo delle 5 Trasformazioni fondamentali nella Medicina Tradizionale Cinese) che ci vede costretti a fare i conti con segnali, disturbi o disagi correlati a tale energia e agli organi ad essa associati: fegato e cistifellea. 

I dolori e i mal di testa, ad esempio sono fortemente legati a tali organi, ed è proprio a partire dall'alimentazione, correggendo alcuni eccessi, che è possibile ritrovare il benessere e superare il problema.
Ed è proprio  di questo che parleremo nella serata di venerdì 12 aprile, sempre presso il Centro Studi Yoga Kailash di Verbania Pallanza.
Il dolore può essere visto come un segnale da sopprimere o un suono da ascoltare. Spesso indica una tensione che il corpo non regge più o una debolezza che mette in discussione l'integrità di certi tessuti. Migliorare le condizioni di alcuni organi può essere la soluzione per far cessare o migliorare numerosi dolori. 

Grazie alla bussola di yin e yang vedremo come affrontare: mal di testa, artrosi, mal di schiena, con alcuni consigli per la cucina, alcuni rimedi e particolari impacchi esterni.

Vi consiglio di leggere anche la newsletter di Martin, vi sono utili consigli, come l'importanza della sauna o della pratica yoga, per affrontare questo periodo dell'anno.